Salario minimo, ecco la proposta delle opposizioni (tranne Italia Viva)
Soglia a 9 euro, applicazione a tutte le tipologie di lavoro, anche alle collaborazioni: le opposizioni accelerano sul salario minimo depositando alla Camera il testo unitario della proposta di legge dopo la riunione della commissione Lavoro di Montecitorio, sottoscritto congiuntamente da Pd, M5s, SI, Azione, Europa verde e +Europa. “Un ottimo risultato, non certo una…

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Soglia a 9 euro, applicazione a tutte le tipologie di lavoro, anche alle collaborazioni: le opposizioni accelerano sul salario minimo depositando alla Camera il testo unitario della proposta di legge dopo la riunione della commissione Lavoro di Montecitorio, sottoscritto congiuntamente da Pd, M5s, SI, Azione, Europa verde e +Europa. “Un ottimo risultato, non certo una mediazione al ribasso”, ha sottolineato il capogruppo di Avs in commissione Franco Mari.

Salario minimo, opposizioni accelerano

La proposta di legge, intitolata “Disposizioni per l’istituzione del salario minimo”, si compone di otto articoli. In particolare, il primo articolo prevede che in attuazione dell’articolo 36, primo comma, della Costituzione, i datori di lavoro, imprenditori e non imprenditori, “sono tenuti a corrispondere ai lavoratori di cui all’articolo 2094 del codice civile una retribuzione complessiva sufficiente e proporzionata alla quantità e alla qualità del lavoro prestato”.

Soglia a 9 euro per tutti

“È una giornata molto importante – ha scritto su Facebook il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte -. Da anni il Movimento 5 Stelle si batte per il salario minimo legale da 9 euro l’ora e oggi abbiamo depositato una proposta condivisa da tutte le forze di opposizione, ad eccezione di Italia Viva. Giorgia Meloni, che pure guadagna 30 volte tanto, nel discorso alle Camere per la fiducia si era definita “underdog”, ossia “svantaggiata”. La presidente del Consiglio smetta di dire no al salario minimo e non si dimentichi di coloro che “svantaggiati” lo sono davvero, di chi rimane indietro con buste paga da fame che non permettono neppure di soddisfare i bisogni più elementari. Si tratta di una misura necessaria per il Paese, per dare respiro a oltre 4 milioni di lavoratori, in particolare giovani e donne”.

Cosa ha detto Bonomi

E di salario minimo ha parlato ieri anche il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, all’assemblea dell’associazione degli industriali di Varese: “È una direttiva europea introdotta per una serie di motivi come il damping salariale. Si parla di 9 euro lordi, non è un tema che riguarda Confindustria”.  “I nostri contratti – ha sottolineato – sono sopra quella cifra. E lo dico perché si continua a narrare in Italia una cosa sbagliata. Si dice che si pagano poco i lavoratori ma non è l’industria italiana”.

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