Si riprende nel mese di novembre l’economia dell’Eurozona
Ilèl'annodellasvolta

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A sottolinearlo è Chris Willimanson, chief economist di Markit, società che oggi ha reso noti tutti gli indici Pmi dell’area euro a novembre.

In particolare l’indice Pmi della produzione composita dell’eurozona è salito a 54,2 punti, in rialzo dal 53,9 del mese di ottobre. E’ rimasto così sopra la soglia di demarcazione dei 50 punti per ben 29 mesi di fila.

In Italia l’indice Pmi composto è salito a 54,3 punti dai 53,9 di ottobre. La fase di espansione perdura da 11 mesi. Il terziario si è confermato in area 53,4 punti.

E se la produzione italiana ha registrato l’incremento degli ultimi tre mesi, un’espansione si è registrata in tutte le nazioni sottoposte al vaglio dell’indicatore dei direttori di acquisto. Unica eccezione la Francia che non ha dato un’accelerazione alla sua crescita. A dimostrazione delle difficoltà che attraversa la seconda economia del blocco a 19, il tasso di disoccupazione è tornato a crescere, al 10,6%, sebbene su livelli inferiori alle stime.

In cima alla classifica degli indici Pmi si piazza l’Irlanda, la vera storia positiva della periferia dell’area della moneta unica, seguita dalla Spagna mentre la Germania di Angela Merkel ha segnato un’accelerazione della sua economia al tasso più rapido da marzo.

L’indice del settore terziario dell’Eurozona nel mese di novembre si è assestato a 54,2 punti, in crescita rispetto ai 54,1 di ottobre, ma comunque sotto la stima flash di 54,6.

Tra le varie nazioni sottoposte al monitoraggio si registra una nuova forte ascesa del terziario in Irlanda, seguita da Spagna e Germania, dove i tassi di incremento sono equivalsi al livello record rispettivamente su 3 e su 14 mesi.

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