Simedia: il praticantato non è applicabile ai collaboratori
L’impegno di Simedia contro l’abusivismo e la sua lettera all’Abi

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Abbiamo appreso dagli organi di stampa che Assomea, associazione che rappresenta le società di mediazione creditizia, ha espresso la volontà di attivarsi presso le Istituzioni per cercare di individuare soluzioni tecniche ed operative che consentano di introdurre il praticantato al fine di facilitare l’accesso alla nostra professione.

Simedia, pur apprezzando la finalità dell’iniziativa, attraverso la presente informa che

E’ ASSOLUTAMENTE IMPROPRIO L’UTILIZZO DI SIMILI STRUMENTI CONTRATTUALI PER I COLLABORATORI PER I SEGUENTI MOTIVI:

· I CONTENUTI DELLA L.141/10
· LO SCOPO DEL PRATICANTATO
· LA TIPOLOGIA DEI SOGGETTI INTERESSATI ALLA PROPOSTA.

Il contratto di praticantato per sua natura e finalità è:

  • propedeutico ad un “esame di stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni”
  • rivolto ai professionisti iscritti ad un Albo di un Ordine Professionale
  • un rapporto tra le parti di tipo gratuito
  • senza chiare coperture previdenziali

Approfittiamo della presente per ricordare che in fase di consultazione del D.Lgs. 141/10, la scrivente associazione sindacale era contraria all’obbligo, inserito nella bozza in discussione, di inquadrare il rapporto tra società di Mediazione Creditizia ed i Collaboratori esclusivamente sotto l’art. 1742 del Codice Civile o tramite rapporto di dipendenza. All’epoca, di fatto, fu presa come riferimento dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, per affrontare la questione dei rapporti tra le mandanti ed i Collaboratori, la relazione scritta dal Centro Studi Internazionali e Comparati “Marco Biagi” presieduta dal prof. Tiraboschi.

Quest’ultima era stata redatta su incarico della stessa Assomea e dalla stessa Associazione presentata al MEF.

A tal proposito Simedia incontrò per una consultazione, insieme ad altre associazioni di categoria, il dott. Mastropietro, allora Direttore Generale del Ministero del Lavoro, il quale prese atto delle criticità riscontrate dal Sindacato nella bozza in consultazione e inviò una relazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze che andava verso la direzione auspicata da Simedia.
Ma la 141/10, ad ogni modo, fu comunque approvata definitivamente come ipotizzato in bozza.
La scrivente, dunque, conscia della difficoltà che il settore dell’intermediazione creditizia si apprestava ad affrontare, preferì a quel punto avviare un tavolo di confronto con tutte le associazioni del settore, Assomea compresa, per individuare le migliori soluzioni per la categoria e con lo scopo di sottoscrivere un Accordo Economico Collettivo specifico e dirimere le potenziali criticità.

Lo stesso prevedeva anche ipotesi di facilitazioni di ingresso alla professione per i Collaboratori.

A tal fine Simedia aveva anche presentato un progetto al dott. Bravi, direttore generale ENASARCO, che, reputato di sicuro interesse, sarebbe stato approfondito e definito non appena sottoscritto l’A.E.C. sopra citato.
Vi ricordiamo però che la stessa Assomea è l’unica Associazione datoriale si è di recente defilata dal tavolo delle trattative (dopo l’avvicendamento alla presidenza), abbandonando un lavoro che proseguiva da mesi ed ormai in via di definizione.

Ora, sulla scorta di quanto sopra riportato, SIMEDIA invita ASSOMEA a farsi parte in causa affinché le società a Lei iscritte applichino in maniera fedele l’art, 17 comma 4 octies della L.141/10 e dunque che TUTTI i loro Collaboratori siano:

  • con regolare mandato di agenzia ai sensi dell’art. 1742 del Codice Civile e con relativo accantonamento F.I.R.R. (Indennità di Risoluzione Rapporto) presso l’ENASARCO

oppure

  • legati da un rapporto di dipendenza.

e si rende disponibile ad un confronto con le ISTITUZIONI, l’OAM, l’ENASARCO e tutte le Associazioni di Categoria per affrontare le eventuali criticità emerse ed emergenti.

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