Sostegno a investimenti nelle aziende agricole campane

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FINALITÀ: la tipologia di intervento mira a favorire l’affermazione di una agricoltura forte, giovane e competitiva con filiere meglio organizzate, caratterizzata da aziende agricole dinamiche nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. Con l’obiettivo di rimuovere gli elementi di debolezza nella strutturazione delle aziende agricole incentivando investimenti produttivi tali da cogliere le opportunità già presenti nell’agricoltura per migliorare le condizioni di redditività e la competitività sia in termini di aumento delle quote di mercato sia favorendo la diversificazione produttiva.
INTERVENTI AMMISSIBILI: La tipologia di intervento ammissibili prevede la concessione di aiuti finanziari per la realizzazione di un piano di investimenti (costruzione o miglioramento di beni immobili, acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, programmi informatici, brevetti e licenze) coerente con un progetto di sviluppo finalizzato al miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali, all’ammodernamento / completamento della dotazione tecnologica e al risparmio energetico.
BENEFICIARI: gli agricoltori singoli e associati.
AMBITO TERRITORIALE: la tipologia d’intervento trova applicazione su tutto il territorio regionale della Campania.
DOMANDE: con successivo provvedimento saranno definiti l’apertura dei termini per la raccolta delle domande di sostegno.

Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole

  • MISURA 4: INVESTIMENTI IN IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
    SOTTOMISURA 4.1: SOSTEGNO A INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE
    TIPOLOGIA 4.1.1: SUPPORTO PER GLI INVESTIMENTI NELLE AZIENDE AGRICOLE

FINALITÀ

La tipologia di intervento mira a favorire l’affermazione di una agricoltura forte, giovane e competitiva con filiere meglio organizzate, caratterizzata da aziende agricole dinamiche nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale.

ALLO SCOPO SONO FINANZIATI GLI INVESTIMENTI AZIENDALI (PRODUTTIVI ED IMPRODUTTIVI) CHE:

  • migliorano le performance economiche del comparto agricolo;
  • favoriscono una migliore organizzazione delle filiere agroalimentari;
  • migliorano e valorizzano le qualità delle produzioni agricole alimentari;
  • favoriscono una più efficiente gestione energetica;
  • contribuiscono a migliorare il contributo delle attività agricole al bilancio energetico regionale.

La tipologia di intervento contribuisce direttamente al perseguimento della Priorità 2:

  • “potenziare in tutte le regioni la redditività delle aziende agricole e la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme e promuovere tecnologie innovative per le aziende agricole e la gestione sostenibile delle foreste“

e della Focus Area 2A):

  • “Migliorare le prestazioni economiche di tutte le aziende agricole e incoraggiare la ristrutturazione e l’ammodernamento delle aziende agricole, in particolare per aumentare la quota di mercato e l’orientamento al mercato nonché la diversificazione delle attività”.

AMBITO TERRITORIALE

La tipologia d’intervento trova applicazione su tutto il territorio regionale della Campania.

INTERVENTI AMMISSIBILI

La tipologia di intervento prevede la concessione di aiuti finanziari per la realizzazione di un piano di investimenti per:

  • costruzione o miglioramento di beni immobili,
  • acquisto di nuovi macchinari,
  • attrezzature,
  • programmi informatici,
  • brevetti e licenze

coerente con un progetto di sviluppo finalizzato al miglioramento/realizzazione delle strutture produttive aziendali, all’ammodernamento/completamento della dotazione tecnologica e al risparmio energetico.

BENEFICIARI

Agricoltori singoli e associati.

CONDIZIONI

PER L’ACCESSO AL SOSTEGNO IL RICHIEDENTE DEVE:

  • essere in possesso dei beni sui quali intende realizzare l’investimento, con l’esclusione del comodato;
  • risultare iscritta ai registri della C.C.I.A.A sezione speciale aziende agricole al codice ATECO 01;
  • caratterizzarsi per una dimensione economica, espressa in termini di Produzione Standard, almeno pari a 12.000 euro per le aziende ricadenti nelle macroaree C e D ed a 15.000 euro per quelle ricadenti nelle macroaree A e B.
  • essere in regola con la legislazione previdenziale.

ESCLUSIONI

IL RICHIEDENTE NON DEVE:

  • possedere i requisiti per accedere alla tipologia di intervento 4.1.2;
  • avere ancora in corso di realizzazione progetti finanziati ai sensi del PSR Campania 2007-2013 –misure 121 o cluster 112-121;
  • essere stato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda di sostegno, oggetto di revoca totale –anche per rinuncia intervenuta dopo la sottoscrizione del Decreto di concessione dell’aiuto– del contributo concesso nell’ambito della misura 121 del PSR Campania 2007-2013;
  • aver subito condanne, nell’ultimo triennio, con sentenza passata in giudicato, per reati di frode o sofisticazione di prodotti alimentari di cui al Titolo VI capo II e Titolo VIII capo II del Codice Penale e di cui agli artt. 5, 6 e 12 della L.283/1962;
  • essere oggetto di procedure concorsuali ovvero in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, e/o di non essere in presenza di un procedimento in corso per la dichiarazione di una di tali situazioni;
  • essere oggetto di cause interdittive ai sensi della c.d. certificazione antimafia;
  • risultare un’impresa in difficoltà, così come definita dall’art. 2, punto 14, del Reg. (UE) n. 702/2014.

ATTIVITA’ AMMESSE

Il sostegno può essere concesso per investimenti riguardanti esclusivamente le attività di produzione, di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli, appartenenti all’Allegato I del TFUE e di seguito elencati:

  • carni e altri prodotti primari di origine animale;
  • latte;
  • uve;
  • olive;
  • cereali;
  • legumi;
  • ortofrutticoli;
  • fiori e piante;
  • piante officinali e aromatiche;
  • miele e altri prodotti dell’apicoltura;
  • colture industriali (escluse quelle per la produzione di biomassa);
  • piccoli frutti e funghi;
  • tabacco;
  • foraggi.

I prodotti trasformati e i prodotti venduti devono risultare per almeno due terzi (67%) di origine aziendale.

SPESE AMMISSIBILI

sono ammissibili al sostegno esclusivamente le seguenti voci di spesa:

  • 1. costruzioni/ristrutturazioni di immobili produttivi (strutture di allevamento, opifici, locali
    per la vendita diretta, serre e depositi) con esclusione di quelli per uso abitativo;
  • 2. acquisto di macchinari ed attrezzature per la realizzazione delle produzioni aziendali e la loro prima lavorazione, trasformazione e commercializzazione;
  • 3. miglioramenti fondiari per:

a. la realizzazione/razionalizzazione di impianti di fruttiferi;
b. la realizzazione degli elementi strutturali per la gestione dei pascoli aziendali;
c. la sistemazione dei terreni aziendali allo scopo di evitare i ristagni idrici e l’erosione del suolo;
d. la realizzazione di strade poderali (totalmente comprese nei limiti dell’azienda) e spazi per la manovra dei mezzi agricoli;
e. recinzioni;

  • 4. realizzazioni di impianti anticracking, impianti di ombreggiamento per la tutela delle caratteriste merceologiche ed organolettiche delle produzioni vegetali;
  • 5. impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili dimensionati esclusivamente in riferimento alle esigenze energetiche aziendali comunque di potenza inferiore ad 1MW;;
  • 6. acquisto di programmi informatici e di brevetti/licenze strettamente connessi agli investimenti di cui sopra.

Sono, inoltre, ammesse spese generali alle condizioni e nei limiti precisati nelle Disposizioni Attuative Generali per le Misure non connesse alla superficie e/o agli animali.

Per gli investimenti in nuove serre e/o in nuovi impianti tecnologici, qualora essi comportino un aggravio del fabbisogno energetico aziendale, l’energia occorrente al loro funzionamento deve essere autoprodotta dall’azienda richiedente.

Gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili devono:

– risultare sufficienti a soddisfare le sole esigenze energetiche aziendali;
– non devono utilizzare biomassa da produzioni agricole a tanto dedicate;
– non devono utilizzare biomassa classificabile come rifiuto ai sensi della normativa ambientale vigente (D.Lgs. n.152/2006);
– non devono comportare occupazione di suolo agricolo.

  • L’energia termica cogenerata deve presentare una quota minima di utilizzo (autoconsumo, vendita, cessione a titolo gratuito) pari al 50%.

Gli investimenti che prevedono costruzioni e/o ristrutturazioni di immobili, comprese le serre, devono prevedere il recupero e il riutilizzo nei cicli produttivi aziendali dell’acqua piovana.

ESCLUSIONI

NON SONO AMMISSIBILI LE SPESE:

  • per l’acquisto di materiale e attrezzature usate;
  • per interventi di sostituzione e di manutenzione ordinaria e straordinaria di beni mobili e immobili;
  • per l’acquisto di terreni e immobili;
  • per l’acquisto di beni di consumo;
  • per investimenti finanziati con contratti di locazione finanziaria;
  • per investimenti effettuati allo scopo di ottemperare a requisiti comunitari obbligatori;
  • per investimenti, servizi e/o prestazioni realizzati direttamente dal richiedente o dai lavoratori aziendali (lavori in economia);
  • per la realizzazione/miglioramento degli impianti di irrigazione aziendali (finanziabili ai sensi della tipologia di intervento 4.1.4);
  • per gli investimenti finanziabili ai sensi della tipologia di intervento 4.1.3 di seguito riportati:

– ristrutturazione di immobili zootecnici tesi a migliorare il microclima negli allevamenti e o a favorire il rapido allontanamento delle emissioni gassose di origine animale quali l’isolamento delle tettoie, aeratori, l’installazione di insufflatori ed estrattori di aria, di nebulizzatori aperture di finestre, inserimento di
cupolini e sfiatatoi sui tetti;
– acquisti di contenitori di stoccaggio esterni ai ricoveri per effluenti liquidi/non palabili;
– acquisti di contenitori di stoccaggio esterni ai ricoveri per effluenti palabili;
– interventi per la realizzazione di impianti di depurazione biologica e strippaggio per il trattamento fisico-meccanico degli effluenti di allevamento tal quali o digestati risultanti dal processo di fermentazione anaerobica;
– per l’acquisizione di programmi informatici e di brevetti/licenze per la gestione, il governo e l’automazione dei suddetti impianti e o attrezzature;

  • per la realizzazione di impianti di reti antigrandine finanziabili ai sensi della tipologia di intervento 5.1.1;
  • per la realizzazione di investimenti finanziabili ai sensi della tipologia di intervento 4.4.2;
  • per la realizzazione di punti vendita in ambito extraaziendale;
  • per immobili ad uso abitativo;
  • per l’acquisto di diritti di produzione agricola, di diritti all’aiuto, di animali, di piante annuali e la loro messa a dimora di cui al paragrafo 3, art. 45 del Reg. (UE) n. 1305/2013.

PIANO DI INVESTIMENTI

Gli investimenti per i quali si richiede il sostegno devono essere previsti nel progetto di miglioramento aziendale, parte integrante della domanda di sostegno.
Il progetto di miglioramento dovrà essere predisposto con riguardo ai seguenti aspetti conoscitivi strutturali ed economici:

A. LA SITUAZIONE INIZIALE DELL’AZIENDA AGRICOLA

  • ubicazione e caratteristiche territoriali;
  • Aspetti strutturali (immobili, capi allevati, macchine ed attrezzature, impianti arborei, immobilizzazioni immateriali, loro dimensioni/caratteristiche e valori);
  • aspetti occupazionali (manodopera familiare, salariata fissa ed avventizia, impiegatizia fissa e part-time e giornate lavorate);
  • prodotti aziendali realizzati per quantità, prezzo e fatturato (vegetali, prodotti trasformati in azienda, animali);
  • Altre attività realizzate dall’azienda agricola e relativo fatturato conseguito;
  • mercati di sbocco della produzione aziendale (tipologie della clientela servita ed aree geografiche di vendita);
  • la situazione economica a consuntivo;
  • Produzione Standard;
  • elementi utili per la corretta attribuzione dei punteggi previsti dai criteri di selezione.

B. PROGRAMMA DEGLI INVESTIMENTI

  • – investimenti previsti
    (caratteristiche, costi, epoca di realizzazione o acquisto)
    con evidenza delle motivazioni tecniche a supporto della richiesta di acquisto in relazione alle:

    • rotazioni colturali e catene operative aziendali,
    • tempi di utilizzo;
    • caratteristiche del suolo.
  • – fonti finanziarie utilizzate per la realizzazione del progetto;
    – previsione della modifica della situazione economica a seguito della completa realizzazione degli investimenti e della loro messa a regime.

Il Progetto deve illustrare quali dei seguenti obiettivi saranno perseguiti, indicando per questi ultimi gli effetti attesi:

  • a) il miglioramento della situazione reddituale, delle condizioni di vita e di lavoro degli addetti;
  • b) il miglioramento delle condizioni di igiene e di benessere degli animali oltre le norme obbligatorie;
  • c) l’adozione di processi produttivi sostenibili da un punto di vista ambientale per quanto riferibile alla gestione del suolo, alla distribuzione di fertilizzanti e fitofarmaci oppure in grado di salvaguardare le produzioni da situazioni climatiche eccezionalmente avverse;
  • d) l’introduzione di nuove tecnologie;
  • e) la riconversione e la valorizzazione qualitativa delle produzioni agricole (biologico, tracciabilità, produzioni di nicchia) in funzione delle esigenze del mercato;
  • f) lo sviluppo della diversificazione dell’attività aziendale (trasformazione, vendita diretta);
  • g) il risparmio energetico e la produzione di energia da fonti rinnovabili (limitatamente alle sole esigenze produttive aziendali);
  • h) la riduzione dei fabbisogni idrici per i processi produttivi aziendali (esclusivamente attraverso realizzazioni di investimenti differenti da quelli finanziabili attraverso l’operazione 4.1.4).

CONTRIBUTO

Potranno essere finanziati progetti che comportano le seguenti soglie minime di spesa ammessa:

  • euro 15.000,00 euro per le aziende la cui superficie aziendale ricade prevalentemente nelle macroaree C e D;
  • euro 25.000,00 per quelle la cui superficie aziendale ricadente prevalentemente nelle macroaree A e B.

Per le aziende esclusivamente apistiche la macroarea di riferimento da considerare per l’attribuzione dell’aliquota di sostegno è determinata dalla ubicazione del centro aziendale, rappresentato dal luogo ove è collocato l’apiario con il maggior numero di alveari come risultante dalla banca dati apistica regionale (BDA_R).

Per le aziende che praticano l’apicoltura nomade si farà riferimento al luogo principale utilizzato per l’allevamento, indicato ai sensi del paragrafo 2.2.8 delle “Procedure per le notifiche ed il riconoscimento degli stabilimenti e delle attività inerenti la sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria” approvate con Deliberazione della Giunta
Regionale della Campania n. 318 del 21/05/2015.

L’importo massimo di spesa ammissibile per azienda, è determinato sulla base degli scaglioni di Prodotto Standard (PS), di seguito riportati, ai quali corrispondono importi ammissibili via via decrescenti, calcolati applicando ad ogni scaglione di PS i corrispondenti coefficienti.

LA SPESA AMMISSIBILE TOTALE CORRISPONDERÀ ALLA SOMMA DELLA SPESA AMMISSIBILE DI CIASCUNO SCAGLIONE

  • La percentuale di sostegno, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, è pari al 50%.
  • L’importo massimo del contributo pubblico concedibile ad azienda per l’intero periodo di programmazione è limitato a 1.500.000,00 di euro.

MAGGIORAZIONI

Gli investimenti relativi alla fase di produzione dei prodotti del suolo e dell’allevamento, senza ulteriori interventi volti a modificare la natura di tali prodotti (p.to 5 dell’art. 2 del Reg. (UE) n. 702/2014), beneficiano di una maggiorazione dell’aliquota di sostegno del 20% al verificarsi di ciascuna delle seguenti condizioni:

  • a) gli interventi sono sovvenzionati nell’ambito del PEI;
  • b) gli investimenti sono realizzati in aziende che ai sensi del PSR Campania 2014-2020 hanno attivato operazioni di cui agli articoli 28 e/o 29 del Reg. (UE) n.1305/2013;
  • c) la maggioranza della superfice aziendale ricade in zone montane o soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici di cui all’art. 32 del Reg. (UE) n. 1305/2013;
  • d) l’impresa richiedente è condotta da un agricoltore di età non superiore a 40 anni (41 anni non ancora compiuti) al momento della presentazione della domanda, che possiede adeguate qualifiche e competenze professionali e risulta insediato per la prima volta in agricoltura nella medesima impresa agricola in qualità di capo azienda nei 5 anni precedenti la presentazione della domanda di sostegno, conformemente all’art. 2, par.1, lett. n), del Reg. (UE) n.1305/2013.

Gli investimenti tesi alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli (p.to 6 e p.to 7 dell’art. 2 del Reg. (UE) n. 702/2014) beneficiano di una maggiorazione dell’aliquota di sostegno del 20% al verificarsi di ciascuna delle seguenti condizioni:

  • a) gli interventi sono sovvenzionati nell’ambito del PEI;
  • b) gli interventi sono collegati ad una fusione di organizzazioni di produttori. In ogni caso, le produzioni trasformate e commercializzate dovranno essere state realizzate per almeno i 2/3 sulle superficie agricole direttamente condotte dalla stessa OP, in qualità di azienda agricola richiedente.

Con riferimento all’articolo 17, paragrafo 3, del Reg. (UE) n. 1305/2013, l’aliquota cumulativa massima di sostegno per ciascuna tipologia di investimento non deve eccedere il 90% della spesa ammissibile.

DOMANDE

Con successivo provvedimento saranno definiti l’apertura dei termini per la raccolta delle domande di sostegno.

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