Tè matcha: miracolo naturale del Giappone

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Te matchaIl tè matcha viene chiamato anche tè verde giapponese perché, in effetti, è una particolare varietà di tè verde trattata dai coltivatori nipponici in maniera differente dalle altre: le piante, infatti, vengono tenute al riparo dal sole per tutta la fase della crescita e le foglie vengono polverizzate tassativamente attraverso l’antico metodo del mulino a pietra, dando in risultato una finissima polvere di un verde molto intenso e infinitamente profumata.

Ecco perché il the matcha è considerato pregiatissimo, soprattutto se di qualità Gyokuro, proveniente da Shizuoka, una cittadina sita tra oceano e montagne e culla di tradizioni rurali millenarie.

Ma c’è molto di più.

Questa lavorazione consente alle foglie di conservare tutto il loro naturale carico di sali minerali, clorofilla, vitamine e carotene: sostanze che conferiscono a questa pianta proprietà antiossidanti superiori rispetto a qualunque altro tipo di tè verde presente in natura (ed in commercio); si parla, infatti, di un apporto maggiore finanche di 137 volte.

Il tè matcha, inoltre, contiene polifenoli e aminoacidi che lo rendono materia prima perfetta per bevande detox e antistress, anche grazie alla presenza dell’acido glutammico (un aminoacido) che pare agisca direttamente sul sistema nervoso centrale.

The matcha: come prepararlo

Sebbene il tè matcha, come qualunque altra variante più comune, possa essere preparato in infusione, gli esperti consigliano la tradizionale procedura per sospensione poiché, in questo modo, sembra conservare una maggiore concentrazione di sostanze nutrienti.

Si comincia setacciando la polvere di tè (a fine pagina ti ho messo un link su dove comprarlo): si versa in un colino appoggiato su una tazza, si picchietta delicatamente a lato e si lascia cadere il residuo più sottile sul fondo; in questo modo si lavora per una consistenza uniforme e un’assenza di grumi.

In una seconda tazza, poi, si versa l’equivalente dell’acqua che servirà per la bevanda, ad una temperatura leggermente inferiore a quella di ebollizione (ti basterà toglierla dal fuoco alle prime bollicine).

Lentamente, poi, se ne cola il contenuto nella tazza che ospita la polvere di tè, facendo attenzione a non spaccarla (se troppo fredda, magari puoi lasciarla per qualche secondo a bagnomaria prima dell’operazione).

A questo punto si mescola il tutto molto velocemente e a zigzag: la tradizione parla di un accessorio specifico, il chasen, un piccolo frustino in bambù studiato proprio allo scopo.

Nelle nostre case può essere sostituito da un cucchiaino di legno ma, per conferire il giusto aroma, è sempre meglio evitare posate o fruste in metallo.

Si otterrà, così, una consistenza schiumosa (se ami quella più liquida, meglio optare per movimenti circolari). Si versa, infine, il tè nell’altra tazza ancora calda (la polvere resterà depositata sul fondo) e si beve senza sorseggiare troppo, per gustarne tutte le qualità e i benefici senza perdersi una goccia!

Hai voglia di sperimentare?

Il matcha può essere anche impiegato in cucina, come i giapponesi insegnano, utilizzandolo come colorante alimentare (tutto naturale, senza controindicazioni ma, anzi, con tanti benefici!), come spezia per aromatizzare altre bevande e cibi oppure come ingrediente di molte ricette e dolci tradizionali, inclusi cioccolatini, muffin e biscotti.

Benefici e controindicazioni

Come abbiamo visto, il tè matcha è ricco di vitamine (B1, B2, C), beta-carotene, sali minerali, polifenoli ma anche caffeina, che gli dona un ottimo effetto energetico; utilizzato persino dai monaci buddisti durante la meditazione, questa bevanda aumenta il grado di attenzione e mantiene svegli.

Può, quindi, essere un perfetto sostituto del caffè, ma occhio a non abusarne o a prepararne delle tazze troppo “concentrate”: i rischi sono gli stessi che si nascondono dietro un eccessivo consumo di “oro nero”, passando da tremori e palpitazioni e finendo ad antipatiche indigestioni.

Per il resto, il matcha è un grande alleato della pelle giovane, contenendo un altissimo quantitativo di antiossidanti naturali, risultando anche drenante, disintossicante e incredibilmente idratante dall’interno, scoprendosi addirittura rimedio per prevenire scottature solari e altri danni dell’epidermide.

Ancora, la sua azione detox è in grado di decongestionare le mucose dello stomaco e dell’intestino (combatte l’iperacidità gastrica e protegge il fegato) e si rivela efficace per le patologie di origine nervosa o infiammatoria dell’apparato digerente.

Addirittura, gli specialisti hanno riscontrato un’ottima azione preventiva per infarti, diabete, ipertensione e alti livelli di colesterolo, oltre a una efficacia dietetica in grado di ridurre la sensazione di fame.

Unica raccomandazione: accertati, tramite il tuo medico di fiducia, che le sue componenti non interferiscano con eventuali farmaci o integratori che assumi regolarmente o in determinati periodi.

The matcha, dove comprarlo

Si dice che il tè matcha migliore provenga esclusivamente dalla regione dell’Uji Tawara, una cittadina giapponese della prefettura di Kyōto: sembra, infatti, che qui vi siano le condizioni climatiche ed ambientali migliori per questo tipo di coltivazioni.

Esistono, inoltre, diverse varietà di matcha disponibili sul mercato: il biologico di primo grado, ad esempio, che è quello più costoso, consta dei soli primi germogli, mentre nel resto delle proposte commerciali vengono mescolate anche piccole foglioline provenienti da seconda e terza raccolta.

Ma dove puoi reperirlo con facilità?

Il tè matcha, oggi, viene venduto non solo presso molti e-commerce, ma anche nella stragrande maggioranza delle erboristerie.

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