Un altro passo avanti nel mondo della comunicazione o un azzardo nel modo di utilizzare l’Intelligenza artificiale?

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ColpodamiliardodidollariaidannidegliistitutibancariIl marchio di bellezza SK-II non si è posto il problema ed ha “assunto” come testimonial un robot. Ha sembianze umane e servirà per comunicare alle giovani e alle signore giapponesi tutti i progressi nell’utilizzo dei cosmetici della casa. Un assistente di bellezza non umano.

Si chiama Yumi

Si chiama Yumi ed è l’ultimo membro di una banda in crescita, di umani digitali e falsi influenzatori dotati di intelligenza artificiale. Molto prima che i robot umani ci sfilino affianco nelle strade, socializzeranno con noi su Internet, occupando lo spazio che esiste tra reale e irreale. Lei rappresenta lo stile e lo charme SK-II, è una falsa modella che sarà per sempre l’icona del brand. Destinata a non invecchiare mai e a restare fedele al suo marchio.

Realizzata da una start-up neozelandese

Nomen Omen la start-up che ha dato vita a Yumi si chiama Soul Machines (Macchine con l’anima) .Il loro intento è di creare umani digitali che hanno lo stesso sguardo e si muovono come facciamo noi. Costruita utilizzando la piattaforma di elaborazione del linguaggio naturale di Google, Yumi ha lo scopo principale di consigliare i fan di SK-II su come prendersi meglio cura della propria pelle. Invece di assumere un esercito di persone per rispondere a domande di bellezza 24 ore su 24, SK-II usa una singola donna artificiale. In questo modo può rispondere simultaneamente alle domande delle clienti di tutto il mondo, dal sito Web della società.

I testimonial costano troppo

I tesmonial umani hanno il difetto di costare troppo e sono “corrompibili“, Basta attendere che il loro contratto sia finito, perché la concorrenza se li possa accaparrare. Basta un problema sulla retribuzione e i contratti diventano carta straccia. Inoltri gli umani tendono ad avere opinioni, a farsi prendere da esplosioni emotive sui social ed impugnare i loro contratti davanti alla legge. Talvolta si ammalano o sono indisponenti. Girare un commercial può trasformarsi in un’odissea. Quello digitali, non pongono gli stessi problemi alle aziende e ai marchi  e costano molto meno dei loro ambasciatori in carne e ossa.

Il costo di un vero assistente

Un assistente in carne ed ossa che risponde al telefono o interagisce sul web si aggira sui 15€ ad azione. Con un assistente robot A.I. il costo è inferiore a 1€ ad azione. Un risparmio che ripaga qualunque costo per ottenere un assistente non umano, che sarà eternamente legato al brand. Yumi è realizzata partendo dallo studio di una modella in carne ed ossa, anche se l’azienda non ha rivelato la sua identità. “Volevamo rendere Yumi il più possibile realistica” hanno dichiarato i suoi inventori.

Svilupperà la sua personalità

Nata per restare fedele a se stessa ma in grado di migliorare, Yumi svilupperà la sua personalità e i suoi movimenti nel tempo. Soul Machines si è concentrata sulla creazione di un movimento artificiale, in modo che i suoi esseri umani digitali muovessero e reagissero da soli, invece di scorrere una serie di gesti pre-programmati. Ci sarà presto un grande cambiamento nel modo di gestire le emozioni da parte dei robot digitali. L’attuale tecnologia è in grado di comprendere il linguaggio umano e offrire risposte programmate – basta pensare a Siri o Alexa. Tuttavia, la prossima evoluzione tecnologica sarà in grado non solo di comprendere il linguaggio naturale, ma di generare risposte uniche, personalizzate.

Google Duplex già usa una voce molto simile a quella umana

Google Duplex fa chiamate a nome degli utenti per prenotare ristoranti e altri appuntamenti e suona molto vicino alla voce umana. Presto gli umani artificiali saranno in grado di realizzare una voce molto “vera”. Nei prossimi 12 mesi, passeremo dai motori di elaborazione del linguaggio naturale ai motori di generazione del linguaggio naturale. Il contenuto della conversazione verrà creato al volo dai dati ricevuti e questi chatbot con scrittura sono l’avanguardia di questa tecnologia.

Assistente che assume sembianze sempre più umane

Ricreare le movenze e le maschere facciali espressive è il punto cruciale. Se un gesto si intuisce che è tirato, o se le labbra non riescono a formare la forma corretta quando parlano, la credibilità di questi robot va a farsi benedire. Per le aziende, quel senso di credibilità e necessario, è il punto di partenza per realizzare la sostituzione degli umani. Creare una presenza realistica che possa sembrare veramente umana è un compito incredibilmente difficile

Un giornalista cinese ha tentato di farsi sostituire

Un giornalista in carne ed ossa cinese ha tentato, lo scorso anno, di farsi sostituire da un robot di lettura. L’idea era che una intelligenza artificiale potesse leggere il testo scritto come un giornalista umano, e farlo ovunque e in qualsiasi momento. Ma mentre la giornalista generata dal computer sembrava molto reale, il suo movimento era sempre leggermente rigido e la sua voce era completamente monotona. mancavano le inflessioni ed il carattere. Troppo monocorde perché il pubblico umano possa amarlo.

Yumi l’assistente che impara

Yumi presto debutterà in Giappone poi verrà utilizzata sul mercato statunitense. Manca ancora un poco di personalità ma forse l’azienda non vuole davvero che i robot e i falsi esseri umani abbiano una vera personalità. Dopo tutto, il personaggio è costituito dai nostri difetti e curiosità, le cose che ci fanno ridere o ci spaventano. Yumi non solo può essere disponibile a chiunque in qualsiasi momento, non ha bisogno di essere sostituita, ma è un assistente che può essere aggiornata quando la tecnologia migliora. Un assistente di bellezza non umano.

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