Un nuovo partner europeo per la Piattaforma Logistica di Trieste
Hamburger Hafen und Logistik Ag (Hhla), operatore del porto di Amburgo, diventerà primo azionista della Piattaforma Logistica di Trieste.
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Hamburger Hafen und Logistik Ag (Hhla), operatore del porto di Amburgo, diventerà primo azionista della Piattaforma Logistica di Trieste.

IL NUOVO SOCIO

Hhla, società con sede ad Amburgo, primo porto ferroviario d’Europa e principale porto della Germania, investirà nella Piattaforma Logistica di Trieste, una delle più grandi opere marittime costruite in Italia negli ultimi 10 anni, diventandone primo azionista, in accordo con i soci Icop e Francesco Parisi.

CHI E’ HHLA

Il nuovo partner ha un certo peso internazionale. L’azienda tedesca, quotata in borsa, è partecipata al 68,4% dalla città di Amburgo, mentre il 31,6% è flottante. L’azienda conta oltre 6.300 dipendenti, con un fatturato di 1,350 milioni di euro

Tra gli altri investimenti di Hhla: quattro terminal del porto di Amburgo, un terminal a Odessa in Ucraina e uno a Tallinn in Estonia.

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GRUPPO LEADER IN EUROPA

L’investimento darà vita alla “creazione di un gruppo leader in Europa, in grado di sviluppare a Trieste un terminal a servizio del sistema mare-ferro dei paesi dell’Europa centro orientale, con l’obiettivo strategico di integrare le reti logistiche e portuali del nord e sud Europa”, si legge in una nota.

L’intesa dimostra che “la più compiuta attuazione della Via della Seta non si esaurisce nella Belt And Road Initiative di impronta cinese. Mancava finora una visione forte da parte europea, capace di integrare e bilanciare punto di vista e interessi provenienti dall’Asia”, sostiene Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale.

HHLA POTRA’ FORNIRE SUPPORTO FINANZIARIO NECESSARIO

Il nuovo azionista potrà apportare l’apporto finanziario necessario allo sviluppo dell’infrastruttura ed in grado di convogliare a Trieste le grandi opportunità di scambio esistenti tra Europa e Far East.

LA PIATTAFORMA

La firma dell’accordo, infatti, coincide con la fine dei lavori di costruzione della Piattaforma logistica, per cui sono stati spesi oltre 150 milioni di euro, con un contributo di 99 milioni arrivati dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale.

Il progetto è stato sviluppato dalla società Plt, costituita dalla casa di spedizioni Francesco Parisi, dall’impresa di costruzioni Icop e dall’interporto di Bologna. Complessivamente il progetto si sviluppa su una piattaforma di 24 ettaru (è stato acquisito, nel 2016, il terminal adiacente dello Scalo Legnami).

E I CINESI

L’accordo con la società di Amburgo, allontana (almeno al momento) l’ipotesi di un ipotetico investimento cinese. Ptl, infatti, era da tempo in cerca di un partner internazionale e China Merchants è stata a lungo interlocutrice privilegiata. I colloqui non hanno portato, però, ad alcun accordo. E nessun frutto, scrive La Stampa, ha dato nemmeno il memorandum con China Communications and Construction Company.

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