Ha debuttato poche ore fa il nuovo modello organizzativo di Unicredit, che in controtendenza rispetto ad altri operatori del settore ha scelto di dire addio alle divisioni, e di separare i conti per i singoli Paesi. Sul territorio nazionale l’istituto bancario sarà organizzato in 7 regioni e in 76 direzioni territoriali.
Stando a quanto comunicato dallo stesso istituto di credito, l’obiettivo è quello di accorciare in maniera rilevante la filiera decisionale, conferendo maggiore autonomia e responsabilità ai singoli manager locali. Dall’aggregazione, pertanto, Unicredit passa alla delocalizzazione (anche contabile) della gestione.
Oltre al cambiamento qualitativo, il top management si aspetta altresì qualche ritorno economico: il nuovo assetto organizzativo è infatti elemento chiave per permettere alla banca di ottenere, per il 2013, un obiettivo pari all’incremento del margine operativo lordo di una proporzione compresa tra l’8 e il 10 per cento, tra maggiori ricavi (+ 4 punti percentuali) e minori costi (- 3 o – 4 punti percentuali).