Unicredit registra una perdita di 1,441 miliardi

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La stessa assemblea ha deliberato di ripianare la perdita 2015 mediante l’utilizzo, per pari importo, della riserva sovrapprezzo di emissione». È stata poi approvata la distribuzione di un dividendo da riserve di utili della società, nella forma di «scrip dividend» (un dividendo pagato con azioni) per 0,12 euro a titolo. La stessa assemblea ha poi approvato, sempre per la parte ordinaria, l’incremento della riserva legale in quanto risulta attualmente di importo inferiore al limite del quanto del capitale sociale come prevede il codice civile. L’ad Federico Ghizzoni ha spiegato ai soci che «abbiamo crediti in sofferenza per 50 miliardi, di cui 15 in Italia, ma non possiamo dimenticare che veniamo da 7-8 anni di recessione». «Il sistema ha sofferenze elevate -spiega Ghizzoni- e noi ne abbiamo meno della media delle banche italiane. Nel 2014 in Unicredit le sofferenze sono cominciate a scendere e in due anni siamo più attivi nella vendita. Nei prossimi anni lo stock delle sofferenze si ridurrà ad un livello accettabile». Anche per questo lo stesso ad Ghizzoni ha aggiunto a proposito del nuovo strumento che aiuterà il sistema bancario: «Sono convinto che se, come penso, Atlante funzionerà, anche nel nostro caso credo che darà un contributo importante a ridurre le sofferenze». Anche a Siena si sono riuniti in assemblea i soci del Monte dei Paschi. L’assise degli degli azionisti di Banca Mps ha approvato il bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015. Ha votato a favore il 99,99% dei soci presenti. L’approvazione è avvenuta dopo quasi sei ore di interventi. In particolare il bilancio si chiude con la rilevazione di un utile netto di esercizio individuale della Capogruppo pari a 416,6 milioni di euro.

L’ad Fabrizio Viola ha spiegato che Banca Mps ha avviato «un progetto di cessione di crediti in sofferenza, soprattutto secured» per circa 250 milioni di euro, «che dovremmo chiudere entro qualche mese» insieme con un altro pacchetto di crediti in sofferenza di profilo diverso, «unsecured», entro il primo semestre 2016, per poi «dedicarci ad altre dismissioni» di Npl. Mps continuerà a cercare un partner per l’aggregazione. Lo ha detto il presidente di Mps, Massimo Tononi.

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