Veneto Banca ci ripensa e dice: Bim per noi è strategica

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MARCIA INDIETRO – Veneto Banca ci ripensa e dice: Banca Intermobiliare non è in vendita. È così che il settimanale Affari&Finanza traduce le parole diVincenzo Consoli, amministratore delegato della controllante (con il 71,4%, n.d.r.). Il gruppo ha chiuso il 2012 con un bilancio in rosso dopo i 160 milioni di utile del 2011, a causa delle svalutazioni e delle perdite della controllata Banca Intermobiliare. Ma gli obiettivi per quest’anno, sempre secondo il settimanale del gruppo L’Espresso, sono importanti: margine di intermediazione in crescita del 4%, rapporto tra costi e ricavi al 60%, indice Core Tier 1 oltre l’8,2%, a fronte del 7,3% attuale. Il tutto, forse, senza cessioni.

RECUPERO NEL 2013
 – Sempre secondo Affari&Finanza, infatti, Veneto Banca stima di recuperare in modo sensibile sul 2012 “al di là di operazioni di carattere straordinario”. Parole, queste, attribuite all’amministratore delegato Consoli e interpretate come una possibile marcia indietro sulla cessione di Banca Intermobiliare, che ha in pancia il 67,2% di Banca Ipibi. Parrebbe dunque un dietrofront – dovuto forse alle condizioni di mercato che in generale non consentono di vendere al prezzo migliore – rispetto alle anticipazioni di marzo, quando in una nota ufficiale e su richiesta della Consob Veneto Banca fece sapere di stare portando avanti “un processo di valorizzazione delle attività di private banking di Banca Intermobiliare e del gruppo”, un processo che all’epoca era “ancora in fase di analisi”.

GLI INTERESSI ESTERNI – Il chiarimento ufficiale alla Consob arrivò dopo le indiscrezioni su un interesse da parte di Ubs per l’istituto di credito guidato dall’a.d. Pietro D’Aguì. “Al netto della botta sui crediti deteriorati”, ha aggiunto Consoli, “la gestione caratteristica di Banca Intermobiliare anche nel 2012 è stata positiva e sono persuaso che quest’anno andrà molto bene e che avrà un grande futuro”. Insomma, la controllata è “un’opportunità strategica straordinaria”, sia perché con l’attività di private banking integra gli altri servizi offerti dal gruppo sia perché consente di fare banca senza importanti apporti di capitale. L’a.d. precisa infine di non aver ricevuto “alcuna proposta formale” per la cessione di Banca Intermobiliare”, anche se ammette che gli interessi esterni ci sono, ma “bisogna vedere se coincidono con i nostri, tenendo conto che per noi Banca Intermobiliare è strategica”. Tolto questo, non ci sono altre “cessioni” in vista.

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