Nel Bollettino economico della Banca d’Italia n. 73 trovate la consueta rassegna dell’evoluzione congiunturale dell’economia internazionale e italiana, dei mercati finanziari, delle banche e della finanza pubblica. Sul credito si osserva nella sintesi:
Le condizioni del mercato del credito rimangono tese. Nei primi quattro mesi dell’anno si è accentuata la flessione dei prestiti alle famiglie e, in misura maggiore, alle imprese. Le difficoltà sono generalizzate, ma più accentuate per le aziende piccole e medie, con minori possibilità di sostituire i prestiti bancari con altri finanziamenti.
La flessione dei prestiti rispecchia la perdurante debolezza della domanda di credito, ma continua a risentire anche dell’orientamento restrittivo dell’offerta. Nonostante la liquidità abbondante, le politiche di prestito delle banche sono frenate dal peggioramento del rischio di credito provocato dal prolungarsi della recessione. L’accresciuta rischiosità dei prestiti si riflette sul costo del credito, contrapponendosi agli effetti favorevoli derivanti dalle riduzioni dei tassi ufficiali e dal parziale rientro delle tensioni sul mercato del debito sovrano. Il tasso annuo di ingresso in sofferenza nel primo trimestre del 2013 è salito al 2,8 per cento per il complesso dei finanziamenti, al 4,5 per i soli prestiti alle imprese. In base agli indicatori prospettici, il flusso di sofferenze rimarrebbe elevato nella restante parte dell’anno. L’assetto patrimoniale delle banche, rafforzatosi nel 2012, rimane tuttavia nel complesso solido.