Contributi per la formazione nel Lazio
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Lazio: approvato Il bando con uno stanziamento di 15,5 milioni di euro per tre anni al fine di sostenere le imprese, di ogni dimensione e comparto produttivo, nei progetti di innalzamento delle competenze dei propri addetti al fine di mantenerne l’occupazione e di promuoverne la crescita professionale in risposta alle esigenze di innovazione e competitività del mercato.
Potranno essere proposti interventi formativi aziendali o multiaziendali, ma anche di aggiornamento, specializzazione, riqualicazione per imprenditori, manager e lavoratori autonomi.
PRIORITÀ: è riservata agli interventi a favore dei lavoratori a rischio di espulsione dal ciclo produttivo o di blocco professionale, con particolare riferimento alle lavoratrici ed ai lavoratori over 40.
DESTINATARI: – lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale; titolari d’impresa, manager a contratto, lavoratori autonomi. L’attenzione è prioritariamente rivolta alla parte più fragile della popolazione occupata: ultraquarantenni e ultracinquantenni, donne in settori e in ruoli a squilibrio di genere, disabili, altri appartenenti alle fasce deboli, lavoratori in genere a rischio di blocco professionale o di espulsione precoce dal mercato del lavoro. Sono, infine, ammessi come possibili destinatari anche i titolari d’impresa, i manager a contratto, i lavoratori autonomi.
PROPONENTI: Imprese aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori del Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale. Operatori della Formazione, su delega espressa delle imprese interessate, già accreditati o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua; Associazioni Temporanee d’Impresa o di Scopo composte da una impresa e uno o più Operatori accreditati per la Formazione Continua ai sensi della normativa regionale. ATI e ATS.
CONTRIBUTO: l’aiuto in esenzione è concedibile con il limite di 2 milioni di euro di importo massimo per progetto di formazione (ex art. 4) ma con una intensità massima di aiuto non superiore al 50% dei costi ammissibili.  Tale intensità di finanziamento può essere aumentata, fino a un’intensità massima del 70% dei costi ammissibili, IN DETRMINATI CASI. casi.
DOMANDE: scadenze annualità 1°, 2016: Linea 1: dal 13 giugno al 30 giugno. Linee 2 e 3: dal 11 luglio al 28 luglio.

  • Lazio: Determinazione – numero G04454 del 02/05/2016 PO 2014/2020.
  • – “Crescita dell’adattabilità dei lavoratori attraverso la formazione continua”
  • – Impegno di €. 15.500.000,00
  • – Asse 3 – Istruzione e Formazione, priorità di investimento 10 iv, obiettivo PO 2014/2020.

Pubblicato dalla regione Lazio l’avviso pluriennale – “Crescita dell’adattabilità dei lavoratoriattraverso la formazione continua”, finanziato a valere sull’Asse 3 del POR FSE 2014-2020, obiettivo specifico 10.4 – Azione Cardine 20 Formazione Aziendale On Demand per i lavoratori.

  • Approvato lo stanziamento di 15,5 milioni di euro per tre anni al fine di sostenere le imprese, di ogni dimensione e comparto produttivo, nei progetti di innalzamento delle competenze dei propri addetti al fine di mantenerne l’occupazione e di promuoverne la crescita professionale in risposta alle esigenze di innovazione e competitività del mercato.
  • Potranno essere proposti interventi formativi aziendali o multiaziendali, ma anche di aggiornamento, specializzazione, riqualicazione per imprenditori, manager e lavoratori autonomi.
  • Priorità è riservata agli interventi a favore dei lavoratori a rischio di espulsione dal ciclo produttivo o di blocco professionale, con particolare riferimento alle lavoratrici ed ai lavoratori over 40.
  • Le proposte, a seconda degli interventi da attivare, potranno essere avanzate direttamente dall’impresa interessata, delegata agli operatori della formazione, o attraverso la costituzione di Associazioni Temporanee d’Impresa o di Scopo tra aziende e operatori.

CRESCITA DELL’ADATTABILITÀ DEI LAVORATORI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE CONTINUA

FINALITÀ

Lo scenario di riferimento all’interno del quale è collocata la programmazione FSE per il periodo 2014-2020 è ancora caratterizzato dalla perdurante crisi economica e produttiva che richiede alle imprese di promuovere azioni di rinnovamento al fine di ristabilire o mantenere la propria competitività e di intraprendere nuovi percorsi di crescita.

OGGETTO 

L’Avviso ha come oggetto la realizzazione di interventi che ricadono all’interno delle seguenti Linee:

– Linea 1: Interventi formativi aziendali. 

Possono accedervi tutte le tipologie di imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, comparto produttivo, posizione di mercato.

Gli interventi formativi riguardano la realizzazione di corsi di aggiornamento, specializzazione e riqualificazione per lavoratrici e lavoratori dipendenti.

La tipologia di intervento è aziendale, ovvero con partecipazione di dipendenti di un’unica impresa.

– Linea 2: Interventi formativi multiaziendali.

Possono accedervi tutte le tipologie di imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, comparto produttivo, posizione di mercato.

Gli interventi formativi riguardano la realizzazione di corsi di aggiornamento, specializzazione
e riqualificazione per lavoratrici e lavoratori dipendenti.

Gli interventi hanno caratteristiche interaziendali (contiguità societaria o di sistema delle aziende), settoriali (affinità di settore delle aziende), territoriali (affinità in relazione al territorio delle aziende).
– Linea 3: Interventi formativi di aggiornamento, specializzazione, riqualificazione per imprenditori, manager, lavoratori autonomi e/o a composizione mista.

LA LINEA 3 RIGUARDA:

la realizzazione di corsi di aggiornamento per manager, titolari di aziende, lavoratori autonomi indipendentemente da dimensione, comparto produttivo, posizione di mercato, a supporto della diffusione di processi di cambiamento organizzativo per l’acquisizione di competenze e di strumenti indispensabili alla gestione innovativa delle organizzazioni, in termini di responsabilità sociale e diffusione della cultura della qualità. La Linea prevede sia la tipologia aziendale che quella multiaziendale.

AREE DI AZIONE

I progetti presentati dovranno ricadere all’interno di una o più delle seguenti aree d’azione:

  • riconversioni e specializzazioni produttive delle aziende e dei lavoratori;
  • – rafforzamento della competitività delle Imprese;
  • interventi in bacini di crisi;
  • interventi a favore dei lavoratori a rischio di espulsione dal ciclo produttivo o di blocco professionale, con particolare riferimento alle lavoratrici ed ai lavoratori “Over 40”.

INTERVENTI AMMESSI AL CONTRIBUTO

Linea 1 – Interventi a tipologia aziendale

La Linea ha carattere generalista, possono quindi accedervi tutte le tipologie di imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, comparto produttivo, posizione di mercato.

  • La Linea riguarda la realizzazione di corsi di aggiornamento, specializzazione e riqualificazione per
    lavoratrici e lavoratori dipendenti.
  • La tipologia di intervento è aziendale, ovvero con partecipazione di dipendenti di un’unica impresa; ciò la rende prevalentemente destinata alle imprese di dimensioni grandi, medie o almeno tali da consentire la formazione di un’aula omogenea con i propri dipendenti.
  • Gli interventi devono avere durata ricompresa fra un minimo di 20 e un massimo di 120 ore.
  • Sono autorizzabili durate maggiori a fronte di situazioni e opportunità specifiche e/o standard
    formativi predeterminati per qualifiche.
  • L’intervento deve essere svolto all’interno dell’orario di lavoro; è preferibile un orario con non
    più di 12 ore a settimana.
  • Deve essere ricompreso in un arco temporale non superiore a quattro mesi.
  • Deve essere previsto un numero di utenti per aula ricompreso fra un minimo di 6 ed un massimo di 16.
  • Gli uditori ammissibili sono pari al 20%, con arrotondamento all’unità superiore
    (es. 6 Utenti = 1,2 Uditori = 2 Uditori).

Linea 2 – Interventi a tipologia multiaziendale

La Linea ha carattere generalista, possono quindi accedervi tutte le tipologie di imprese, indipendentemente dalla loro dimensione, comparto produttivo, posizione di mercato che, per motivi di dimensione o per altre cause, non abbiano la possibilità di costituire da sole un’aula omogenea per la realizzazione dell’intervento formativo.

  • La Linea riguarda la realizzazione di corsi di aggiornamento, specializzazione e riqualificazione per lavoratrici e lavoratori dipendenti.
  • Gli interventi hanno caratteristiche interaziendali (contiguità societaria o di sistema delle aziende), settoriali (affinità di settore delle aziende), territoriali (affinità in relazione al territorio delle aziende). Le tipologie degli interventi interessano quindi settori del mercato, specifici territori regionali, ovvero hanno come contenuto corsi su temi omogenei che vedano partecipazione di dipendenti provenienti da più imprese; ciò la rende prevalentemente destinata alle micro, piccole e medie imprese.
  • Gli interventi devono avere durata ricompresa fra un minimo di 20 e un massimo di 120 ore.
    Sono autorizzabili durate maggiori a fronte di situazioni e opportunità specifiche e/o standard formativi predeterminati per qualifiche.
  • L’intervento deve essere svolto all’interno dell’orario di lavoro; è preferibile un orario con non più di 12 ore a settimana. Deve essere ricompreso in un arco temporale non superiore aquattro mesi.
  • Deve essere previsto un numero di utenti per aula ricompreso fra un minimo di 10 ed un massimo di 16. Gli uditori ammissibili sono pari al 20%, con arrotondamento all’unità superiore (es. 12 Utenti = 2,4 Uditori = 3 Uditori).

Linea 3 – Interventi per manager, imprenditori, lavoratori autonomi e a composizione mista

La Linea riguarda la realizzazione di corsi di aggiornamento per Manager, titolari di aziende, lavoratori autonomi indipendentemente da dimensione, comparto produttivo, posizione di mercato, a supporto della diffusione di processi di cambiamento organizzativo per l’acquisizione di competenze e di strumenti indispensabili alla gestione innovativa delle organizzazioni, in termini di responsabilità sociale e diffusione della cultura della qualità.

LA LINEA PREVEDE SIA LA TIPOLOGIA AZIENDALE CHE QUELLA MULTIAZIENDALE.

  • I progetti a tipologia “aziendale” potranno essere presentati anche a composizione d’aula “mista” comprendente cioè sia titolari, dirigenti e manager.
  • E’ consentita anche una composizione mista con presenza minoritaria di altre categorie di lavoratori e/o collaboratori, qualora la situazione e le prospettive lo suggeriscano.
  • La Linea consente la presentazione di interventi anche favore di artigiani e di ogni categoria di lavoratori autonomi, preferibilmente con il supporto delle associazioni professionali e di categoria.
  • Gli interventi devono avere durata ricompresa fra un minimo di 20 e un massimo di 80 ore.
  • Sono autorizzabili durate maggiori a fronte di situazioni e opportunità specifiche e/o standard formativi predeterminati per qualifiche.
  • L’intervento deve essere svolto all’interno dell’orario di lavoro;
  • è preferibile un orario con non più di 12 ore a settimana.
  • Deve essere ricompreso in un arco temporale non superiore a quattro mesi.
  • Deve essere previsto un numero di utenti per aula ricompreso fra un minimo di fra un minimo di 6 ed un massimo di 16 per gli interventi aziendali;
  • fra un minimo di 10 ed un massimo di 16 per le altre tipologie.
  • Gli uditori ammissibili sono pari al 20%, con arrotondamento all’unità superiore.

CARATTERISTICHE DEGLI INTERVENTI

PROGRAMMA DI TRASFORMAZIONE

Ogni proposta d’intervento deve fare riferimento ad un progetto/programma/piano di trasformazione che sia funzionale all’acquisizione di nuove conoscenze, competenze e capacità professionali da parte dei lavoratori coinvolti.

  • Il Programma può riguardare l’innovazione dell’impresa (o delle imprese), sia dal punto di vista tecnologico, sia da quello organizzativo;
  • può porsi l’obiettivo di aumentare o mantenere la competitività aziendale e la qualità della produzione (o del modo di produrre), di salvaguardare le prospettive occupazionali, di contrastare rischi di declino o di marginalizzazione dell’azienda, del comparto, di un’area territoriale o di obsolescenza professionale di gruppi di lavoratori.
  • Il programma, a sua volta, deve discendere da un’analisi della situazione attuale, sia riferita all’impresa, sia riferita al contesto nel quale l’impresa opera e con il quale interagisce.

INDIVIDUAZIONE DEI PARTECIPANTI

Trattandosi di formazione rivolta a lavoratori occupati, non è previsto alcun vincolo nelle modalità di selezione dei partecipanti che devono essere però individuati, dall’impresa o dalle imprese, in coerenza con il programma di trasformazione e, nel caso degli interventi a tipologia aziendale, ove richiesto (vedi capoverso successivo), in coerenza con l’accordo sindacale. L’individuazione dei lavoratori coinvolti non è richiesta in modo nominale ma, sui formulari di presentazione delle proposte, devono essere ben individuate le caratteristiche, i ruoli, le qualifiche dei partecipanti ai corsi.

PARERE DELLE PARTI SOCIALI

Per tutte le azioni formative rivolte a lavoratori dipendenti, indipendentemente dalla tipologia del soggetto proponente, è obbligatorio raccogliere e allegare alla proposta il “Parere delle Parti Sociali” redatto secondo l’Allegato A modello 03.

  • Tale parere può essere sottoscritto, a seconda della tipologia d’intervento, dalle Rappresentanze aziendali o dalle strutture territoriali di categoria.
  • Per le azioni formative a tipologia aziendale realizzate in aziende con rappresentanze sindacali interne costituite, il parere favorevole delle Parti Sociali deve essere conseguente ad un accordo aziendale che contempli l’intervento o che faccia riferimento al programma di formazione del quale l’intervento è parte.

INDICAZIONI PER LA FORMULAZIONE DELLE PROPOSTE

E’ fondamentale il rapporto con le Parti Sociali (anche oltre il semplice parere scritto obbligatorio) e l’individuazione puntuale delle connessioni e consequenzialità fra intervento e benefici attesi quanto a miglioramento delle condizioni e prospettive occupazionali, anticipazione di possibili stati di “blocco” professionale, superamento di “gap” di competenze e competitività anche dovuti a fattori di età, rimozione di condizioni discriminanti di genere.

  • Nella costruzione dei programmi didattici è opportuno, qualora esistano, rispettare gli standard orari e di contenuti approvati dalla Regione Lazio o comunque standard riconosciuti e certificabili.
  • Non si ritiene inoltre opportuno utilizzare i fondi FSE per azioni formative afferenti i processi di certificazione di qualità delle Aziende.
  • Gli interventi formativi non possono prevedere standard orari superiori a 6 ore di formazione a giornata (l’Avviso predilige interventi brevi) o che siano per Legge riservati ad altre istituzioni formative quali Università, Istituti Tecnici, Professionali, etc.

DESTINATARI DEGLI INTERVENTI

I DESTINATARI POSSONO ESSERE:

  • – lavoratori occupati presso imprese operanti in unità localizzate nel territorio regionale con contratto di lavoro dipendente (tempo indeterminato, tempo determinato a tempo pieno o a tempo parziale) e con forme contrattuali previste dalla normativa vigente, compresi i soggetti assunti con contratto di apprendistato, purché la formazione svolta nell’ambito del progetto presentato non sostituisca in alcun modo la formazione obbligatoria per legge, prevista per gli apprendisti;
  • – titolari d’impresa, manager a contratto, lavoratori autonomi. Sono considerati come lavoratori occupati anche lavoratori in CIGO, CIGS o CIG in deroga, i lavoratori che beneficiano del contratto di solidarietà, ma non i lavoratori che beneficiano di NASpI/ASPI/miniASPI, trattamento di mobilità ordinaria o in deroga.

L’attenzione è prioritariamente rivolta alla parte più fragile della popolazione occupata:

  • ultraquarantenni e ultracinquantenni, donne in settori e in ruoli a squilibrio di genere, disabili, altri appartenenti alle fasce deboli, lavoratori in genere a rischio di blocco professionale o di espulsione precoce dal mercato del lavoro.
  • SONO, INFINE, AMMESSI COME POSSIBILI DESTINATARI ANCHE I TITOLARI D’IMPRESA, I MANAGER A CONTRATTO, I LAVORATORI AUTONOMI.
  • Non sono invece ammessi, come destinatari i dipendenti pubblici, sia di Enti e Amministrazioni Centrali dello Stato, sia di Amministrazioni ed Enti Locali.

SOGGETTI PROPONENTI DEGLI INTERVENTI

I SOGGETTI PROPONENTI CHE POTRANNO PRESENTARE PROPOSTE SONO:

  • – Imprese aventi sede legale e operativa nella Regione Lazio oppure aventi sede legale fuori del Lazio ma almeno una sede operativa ubicata nel territorio regionale.

Si precisa che le imprese devono avere almeno una sede operativa al momento del pagamento del primo acconto e devono esercitare un’attività economica compatibile con le norme previste dal regime di aiuto prescelto.

  • – Operatori della Formazione, su delega espressa delle imprese interessate, già accreditati o che hanno presentato domanda di accreditamento prima della presentazione della proposta ai sensi della normativa regionale per la Formazione Continua;
  • – Associazioni Temporanee d’Impresa o di Scopo composte da una impresa e uno o più Operatori accreditati per la Formazione Continua ai sensi della normativa regionale.
  • ATI e ATS

In tutti i casi di presentazione di proposte da parte di ATI/ATS, i soggetti componenti dell’Associazione devono presentare, Allegato A modello 06, una dichiarazione di intenti di costituirsi in ATI o ATS indicando i ruoli, le competenze e la suddivisione finanziaria per i singoli soggetti nell’ambito della realizzazione del progetto presentato.

  • In considerazione della particolare natura giuridica dell’istituto dell’ATI/ATS, la cui validità temporale risulta collegabile unicamente alla realizzazione di un determinato progetto, e al fine di evitare spese aggiuntive a carico del soggetto proponente, la formalizzazione di tali associazioni potrà essere dimostrata entro e non oltre 30 gg. dall’avvenuta approvazione del progetto presentato e prima dell’avvio delle attività.

SOGGETTI PROMOTORI

In fase di presentazione degli interventi è possibile evidenziare il sostegno di particolari soggetti in qualità di promotori dell’intervento stesso, quali:

  • – Associazioni di categoria;
  • – Parti sociali;
  • – Reti territoriali;
  • – Strutture e reti operanti nell’ambito di patti territoriali e settoriali;
  • – Enti Locali;
  • – Altri soggetti operanti nell’ambito dell’associazionismo.

Gli interventi promossi dalle categorie di soggetti sopra citate o comunque conseguenti ad accordi territoriali o ad azioni di politiche attive per il lavoro e l’occupazione, godranno di priorità in fase di valutazione (si veda par. 14 dell’Avviso, lett. d “Soggetti coinvolti”).

  • Si precisa che tali soggetti non possono fare parte dell’ATI/ATS e che le adesioni possono essere formalizzate su carta intestata dei proponenti in forma libera.

AIUTI DI STATO

Le imprese proponenti vengono considerate come beneficiarie dell’intervento e devono conformarsi alla disciplina per gli Aiuti di Stato.

I finanziamenti rientrano nella disciplina degli “Aiuti di Stato” così come definita dai seguenti regolamenti:

  • – Regolamento (UE) n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013 (Regolamento “de minimis”);
  • – Regolamento (UE) n. 651/2014 del 17 giugno 2014 (Regolamento generale di esenzione per categoria).

CIASCUNA IMPRESA POTRÀ OPTARE PER UNO DEI REGIMI:

Gli Aiuti di importanza minore (De minimis), ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013, prevedono un massimale di € 200.000,00 di aiuti, ricevuti dall’impresa unica, calcolati su tre esercizi finanziari consecutivi, compreso quello in corso (e 100.000,00 € se l’impresa unica opera nel settore del trasporto merci su strada per conto terzi).

  • In questo caso non si applica nessuna riduzione di intensità di finanziamento e non si rende necessario un cofinanziamento dell’impresa.
  • Ai fini della verifica del rispetto dei massimali previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 (art. 3.2), l’impresa richiedente deve dichiarare, nell’Allegato A modello 04a, qualsiasi aiuto “de minimis” ricevuto, come impresa unica nell’ultimi tre esercizi finanziari (compreso quello in corso).
  • L’importo massimo concedibile in de minimis per l’impresa che fa richiesta di finanziamento non può superare i massimali.

INTENSITÀ MASSIME DI AIUTI CONCEDIBILI

L’aiuto in esenzione è concedibile con il limite di 2 milioni di euro di importo massimo per progetto di formazione (ex art. 4) ma con una intensità massima di aiuto non superiore al 50% dei costi ammissibili.

I costi ammissibili sono quelli previsti dall’art. 31, par. 3, del regolamento (UE) n. 651/2014.

  • Tale intensità di finanziamento può essere aumentata, fino a un’intensità massima del 70% dei costi ammissibili, nei seguenti casi:

– di 10 punti percentuali se la formazione è destinata a lavoratori con disabilità o lavoratori svantaggiati;
– di 10 punti percentuali se la beneficiaria è una media impresa e di 20 punti percentuali se la beneficiaria è una piccola impresa.

Tali principi si possono riassumere:

Formazione               Formazione a lavoratori con disabilità o svantaggio

Grandi imprese  50%                          60%

Medie imprese   60%                          70%

Piccole imprese 70%                          70%

  • Qualora l’aiuto sia concesso nel settore dei trasporti marittimi, l’intensità può raggiungere il 100% dei costi ammissibili, purché vengano soddisfatte le seguenti condizioni:
  • – I partecipanti al progetto di formazione non sono membri attivi dell’equipaggio, ma sono soprannumerari, e la formazione viene impartita a bordo di navi immatricolate nei registri dell’Unione.

AFFIDAMENTO DELLE ATTIVITÀ A TERZI (SUBCONTRAENZA)

In caso di apporto specialistico è consentita l’attribuzione in subcontraenza di attività progettuali a soggetti terzi per un importo massimo pari al 30% del costo totale del progetto (finanziamento richiesto più eventuale cofinanziamento privato).

  • In ogni caso non possono essere dati in subcontraenza ruoli fondamentali e le funzioni di governo e controllo dell’intervento e o delle singole azioni che lo compongono (coordinamento).

RISORSE FINANZIARIE

L’iniziativa è cofinanziata con le risorse del Fondo Sociale Europeo del POR Lazio 2014/2020 ed è attuata nell’ambito dell’ Asse 3 – Istruzione e Formazione, priorità di investimento 10 iv, obiettivo specifico 10.4.

  • L’importo complessivamente stanziato è di 15.500.000,00

TEMPI DI REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI

Tutti gli interventi formativi dovranno essere realizzati all’interno del normale orario di lavoro.

  • Devono essere ricompresi in un arco temporale non superiore a quattro mesi.

TEMPISTICA E MODALITÀ PER L’APPROVAZIONE DEI PROGETTI

Le risorse impiegate sono disponibili fino all’esaurimento dei fondi.

SCADENZA

La presentazione delle Proposte potrà avvenire nei giorni corrispondenti ai periodi sottoindicati  Per la modalità “On Demand”, riservata ai progetti presentati nell’ambito della Linea 1, nei periodi di riferimento sono:

ANNUALITÀ 1° SCADENZA
2016 dalle ore 9 del 13/06 alle ore 17 del 30/06
2017 dalle ore 9 del 12/06 alle ore 17 del 28/06
2018 dalle ore 9 del 11/06 alle ore 17 del 28/06

LE SCADENZE NELLE QUALI PRESENTARE LE PROPOSTE PROGETTUALI RIENTRANTI NELLE LINEE 2 E 3 SONO:

ANNUALITÀ 1° SCADENZA
2016 dalle ore 9 del 11/07 alle ore 17 del 28/07
2017 dalle ore 9 del 10/07 alle ore 17 del 27/07
2018 dalle ore 9 del 09/07 alle ore 17 del 26/07

MODALITÀ PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE PROGETTUALI

Le proposte progettuali relative a tutte le Linee devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito http://www.regione.lazio.it/sigem.

MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO

L’EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO AVVERRÀ IN DUE TRANCHE:

  • anticipo pari al 50% del contributo;
  • saldo finale commisurato all’importo riconosciuto.
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