Corsa contro il tempo per poter accedere al Patent Box
Digitale,èrivoluzionetotalelebancheeleassicurazioniprimalineadelcambiamentoindustria.

Ancora nessun commento

Il termine entro il quale va esercitata l’opzione per l’anno fiscale 2015, che avrà durata di 5 anni, scade infatti tra poco più di un mese, cioè il 31 dicembre 2015.

Entro questa data, l’impresa dovrà presentare l’istanza di ruling, cioè di confronto con l’Agenzia delle entrate, per poter fruire del «regime opzionale di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, di marchi, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili». Una corsa contro il tempo giustificata anche dal fatto che lo strumento, varato con la legge di Stabilità del 2015 (legge n. 190/2014), sta per essere modificato con la prossima manovra. Dal 2016 per marchi d’impresa e per processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili, le opzioni non potranno più essere rinnovate. Gli studi legali d’affari che si occupano di Ip stanno da settimane lavorando, fianco a fianco con i dipartimenti tax, per aiutare le imprese nel valutare i beni immateriali soggetti al Patent Box. Il governo, nonostante le potenzialità della norma, ha varato i decreti in più tempi (l’ultimo solo pochi giorni fa), e qualche dubbio lo ha lasciato ancora aperto, come evidenziano gli avvocati sentiti questa settimana da Affari Legali. Allo Stato l’onere di non perdere l’occasione di trarre frutti da una cosa che potrebbe essere invece ben fatta.

Facebook
Twitter
LinkedIn
Pinterest
Reddit
Tumblr
Telegram
WhatsApp
Print
Email

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

ALTRI ARTICOLI