Crisi Ucraina: la Nato invia truppe e mezzi nell’Europa dell’Est
Gli alleati della Nato stanno mettendo le forze in allerta e stanno inviando navi e caccia in Europa dell'Est, "per rinforzare la nostra capacità di deterrenza e difesa, mentre la Russia continua ad aumentare la propria presenza militare dentro e fuori dall'Ucraina.
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Gli alleati della Nato stanno mettendo le forze in allerta e stanno inviando navi e caccia in Europa dell’Est, “per rinforzare la nostra capacità di deterrenza e difesa, mentre la Russia continua ad aumentare la propria presenza militare dentro e fuori dall’Ucraina”. Lo sottolinea la Nato in una nota.

Negli ultimi giorni, si legge sul sito della Nato, un certo numero di alleati ha fatto annunci riguardanti schieramenti attuali o imminenti. “La Danimarca sta inviando una fregata nel Mar Baltico ed è pronta a schierare quattro caccia F-16 in Lituania a sostegno della missione di polizia aerea di lunga data della Nato nella regione. La Spagna sta inviando navi per unirsi alle forze navali della Nato e sta valutando l’invio di caccia in Bulgaria”, spiega l’Alleanza. “La Francia ha espresso la sua disponibilità a inviare truppe in Romania sotto il comando della Nato”.

“I Paesi Bassi invieranno due aerei da combattimento F-35 in Bulgaria da aprile per supportare le attività di polizia aerea della Nato nella regione e stanno mettendo una nave e unità terrestri in attesa per la Forza di risposta rapida. Gli Stati Uniti hanno anche chiarito che stanno valutando la possibilità di aumentare la propria presenza militare nella parte orientale dell’Alleanza”, sottolinea ancora l’Alleanza.

Stoltenberg: tutto il necessario per difendere gli Alleati

“Accolgo con favore gli alleati che contribuiscono con ulteriori forze alla Nato. La Nato continuerà ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere e difendere tutti gli Alleati, anche rafforzando la parte orientale dell’Alleanza. Risponderemo sempre a qualsiasi deterioramento del nostro ambiente di sicurezza, anche rafforzando la nostra difesa collettiva”, ha commentato il segretario generale Jens Stoltenberg.

In risposta “all’annessione illegale della Crimea da parte della Russia nel 2014”, la Nato ha aumentato la sua presenza nella parte orientale dell’alleanza, anche con quattro gruppi tattici multinazionali in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia, si legge sul sito dell’Alleanza. “Queste unità, guidate rispettivamente da Regno Unito, Canada, Germania e Stati Uniti, sono multinazionali e pronte al combattimento. La loro presenza chiarisce che un attacco a un alleato sarà considerato un attacco all’intera Alleanza”.

La risposta del Cremlino

Il Cremlino accusa la Nato di “esacerbare” le tensioni con il dispiegamento annunciato di nuove forze dell’Alleanza in Europa dell’est nel pieno della crisi sull’Ucraina. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che Washington e la Nato stanno aumentando le tensioni attraverso “annunci isterici” e “azioni concrete”, aggiungendo che il rischio di un’offensiva delle truppe ucraine contro i separatisti filo-russi nell’est del Paese è “molto alto”.

Londra ordina il ritiro del personale diplomatico

Intanto, a poche ore dall’ordine impartito dagli Stati Uniti di evacuare dall’Ucraina i familiari dei diplomatici Usa, Londra ha annunciato il ritiro del suo personale dall’ambasciata di Kiev a causa della “minaccia crescente” della Russia nei confronti dell’Ucraina. Lo fa sapere il Foreign Office aggiungendo che però l’ambasciata britannica resta aperta per il disbrigo degli affari essenziali. “Alcuni membri del personale dell’ambasciata” e i loro familiari “si stanno allontanando da Kiev in risposta alla minaccia crescente della Russia”, si legge nella nota.

Mosca, risposta adeguata a un possibile dispiegamento Usa

Il presidente della Commissione Difesa della Duma, Andrei Kartopolov, commentando con i cronisti un articolo del New York Times secondo il quale Washington potrebbe schierare fino a 5 mila soldati sul fianco orientale della Nato, ha detto che la Russia darà una risposta adeguata a un eventuale dispiegamento di truppe statunitensi nel Baltico e nei Paesi dell’Europa orientale. “Ovviamente la Russia non lascerà passare simili azioni, darà una risposta rilevante alle crescenti minacce”, ha detto Kartopolov.

Von der Leyen, nuovo pacchetto aiuti da 1,2 miliardi a Kiev

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha annunciato il varo, da parte dell’Unione Europea, di un nuovo pacchetto di aiuti finanziari all’Ucraina “da 1,2 miliardi di euro”. “L’Ucraina è uno Stato libero e sovrano e l’Ue è al suo fianco ed è fermamente impegnata” alla soluzione della crisi, ha aggiunto von der Leyen. L’assistenza sarà “immediatamente” disponibile. “Contiamo sul Consiglio e sul Parlamento europeo per l’adozione di questa assistenza finanziaria di emergenza il prima possibile”, ha sottolineato la presidente della Commissione.

Ministri Ue: Mosca scelga dialogo costruttivo

I ministri degli Esteri dell’Unione europea hanno invitato oggi la Russia a impegnarsi in un dialogo costruttivo all’interno dei meccanismi internazionali esistenti, secondo una dichiarazione congiunta pubblicata questa mattina. “Il Consiglio condanna le continue azioni aggressive e le minacce della Russia contro l’Ucraina e invita la Russia a ridurre l’escalation, a rispettare il diritto internazionale e ad impegnarsi in un dialogo costruttivo attraverso i meccanismi internazionali stabiliti”, si legge nella dichiarazione. L’Ue ha inoltre accelerato i lavori preparatori per potenziali misure restrittive nei confronti della Russia, si legge nel comunicato congiunto.

Zelensky: grazie all’Ue per gli aiuti e il sostegno

“Sono grato a Ursula von der Leyen per la tempestiva decisione dell’Ue di concedere 1,2 miliardi di euro di assistenza macro finanziaria all’Ucraina. L’Ucraina forte è la chiave per la sicurezza europea. L’Ue dimostra ancora una volta il suo fermo sostegno all’Ucraina”. E’ il tweet del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

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