Deutsche Bank ha incrementato la raccomandazione su Leonardo alzando il rating a Buy 
Prosegue la marcia di Leonardo che anche questa mattina si mette in evidenza a Piazza Affari.
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Prosegue la marcia di Leonardo che anche questa mattina si mette in evidenza a Piazza Affari. In rialzo anche Cnh Industrial e Ferrari.

FTSE Mib, c’è da preoccuparsi?

Il ribasso odierno ribadisce per il momento quanto emerso anche nei giorni scorsi, ovvero una certa incapacità da parte dei prezzi di proseguire il recupero avviato dai minimi del 7 marzo, una volta giunti a contatto con le prime resistenze “critiche” nel medio lungo periodo. Si tratta dell’area presente tra i 25500 ed i 25900 punti, che l’indice ha marginalmente testato a fine marzo e dalla quale si sta ora allontanando, sebbene non a grandi passi, ma comunque in maniera costante.

La flessione di questa mattina non sposta di molto gli equilibri, almeno per il momento, i prezzi si mantengono infatti al di sopra dei bottom della precedente ottava (area 24200), prossimo riferimento rilevante nel breve periodo che dovrà scongiurare l’affondo verso quota 23800. Tra 23800 e 23300 si deciderebbero poi buona parte delle sorti future del FTSE Mib: la violazione di tali riferimenti aprirebbe infatti al ritorno sui bottom di marzo mettendo a dura prova la tenuta della struttura rialzista di lungo periodo.

Reazioni dai livelli attuali, ma anche dopo un eventuale test a 24180/24200, resterebbero invece compatibili con l’ipotesi di un pronto recupero da parte dei corsi anche se ora la strada da percorrere al rialzo si è fatta più lunga ed una prima resistenza che potrebbe già risultare di difficile superamento è posizionata a quota 25000.

FTSE Mib, i titoli che resistono in questa fase

Tra i titoli del FTSE Mib che si sono ben adattati al recente scenario di guerra, Leonardo è sicuramente tra quelli che hanno mostrato le migliori doti. L’approfondimento con l’analisi su Leonardo è consultabile a questo link. Da segnalare che questa mattina Deutsche Bank ha incrementato la raccomandazione su Leonardo alzando il rating a “Buy” da hold ed il target price a 12 euro dai precedenti 7,6, dunque un incremento di poco inferiore al 60%. Tra gli altri titoli interessanti possiamo menzionare Fincantieri, che tuttavia in termini di forza relativa almeno nei confronti di Leonardo, appare ancora in difficoltà.

Anche Fincantieri, come Leonardo, opera nel settore della Difesa e lo scenario che si è venuto a delineare con la guerra tra Russia ed Ucraina può portare dei vantaggi rilevanti al gruppo, che potrà beneficiare della decisione di incrementare le spese della difesa sia da parte dell’Italia che della stessa UE nel caso in cui venisse confermata l’idea di un piano comune europeo.

Il grafico del titolo mostra dei progressi che però necessitano di ulteriori conferme. Per il momento possiamo dire che sia stato interrotto, almeno momentaneamente, il ribasso partito dai massimi dello scorso giugno grazie alla reazione vista nell’ultima mese, ma appare assolutamente necessaria una chiusura di settimana superiore ai 65 centesimi di euro per guardare con maggior fiducia al futuro. Attorno a questo livello infatti troviamo sia i massimi allineati dell’ultimo mese sia la media mobile a 200 sedute, importanti riferimenti nel medio lungo periodo. Oltre 0,65 probabile quindi che il titolo provi ad accelerare riprendendo il passo visto nella prima metà di marzo per puntare verso gli obiettivi a 0,70 in prima battuta e più in alto verso quota 0,77. Indicazioni contrarie invece già sotto 0,58, preludio al ritorno in area 0,50.

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