La banca centrale degli Stati Uniti non è ancora convinta di aver aumentato a sufficienza i tassi d’interesse. “Se sarà opportuno inasprire ulteriormente la politica, non esiteremo a farlo”, ha detto Powell in una conferenza a Washington.
I tassi di interesse sono al livello più alto da 22 anni, ma potrebbe non bastare. La Fed è “impegnata a realizzare una politica monetaria sufficientemente restrittiva per portare l’inflazione al 2,0%; non siamo certi” che ciò avverrà, ha spiegatro Powell.
Queste parole di Powell giungono dopo la riunione, di poco più di sette giorni fa, in cui la banca centrale Usa ha deciso di mantenere i tassi di interesse fermi. La forte preoccupazione della Fed è che l’inflazione possa accelerare. Nonostante l’aggressiva stretta monetaria, che ha portato i tassi tra il 5,25% e il 5,50%, la Fed ha preso atto che l’attività economica negli States è rimasta forte nel terzo trimestre e che l’aumento dei posti di lavoro è rallentato negli ultimi mesi (ma resta forte) e il tasso di disoccupazione è rimasto basso.
Qualcuno azzarda anche delle previsioni su ciò che accadrà. Per il Cme Group i trader di futures assegnano attualmente una probabilità superiore al 90% che la Fed decida di mantenere i tassi di interesse fermi nella prossima riunione di dicembre. Staremo a vedere.
La reazione negativa delle borse
Wall Street ha chiuso in ribasso, dopo le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell che hanno ridotto le speranze degli investitori sulla fine del ciclo rialzista dei tassi Usa. Il Dow Jones Industrial Average ha perso lo 0,65% a 33.891,87 punti, l’indice S&P 500 ha ceduto lo 0,78% a 4.348,48 punti e il Nasdaq è arretrato dello 0,82% a 15.187,90 punti.