Queste sono le caratteristiche di chi lavora per Moneyfarm, startup di consulenza finanziaria online di successo con sede a Cagliari, a Milano e a Londra. Ha ricevuto nel 2015 un fondo di 16 milioni di euro dagli inglesi Cabot Square Capital e da United Ventures per trasparenza ed efficienza nella consulenza degli investimenti.
Le storie dei ragazzi che lavorano per questa realtà parlano da sole e sono indicative delle competenze che serviranno in futuro. E a quanto pare nutrirsi di pane spalmato di digital e mobile è una prerogativa vitale.
Alessandro Onano, 39 anni, chief del marketing, vive a Londra, ha sviluppato la community di gioco online Sport4Fun a Parigi, e a Londra e a Milano ha contribuito al lancio per il mercato italiano della piattaforma di scommesse Betclic.it. Ha studiato economia e ha sempre lavorato nel marketing digitale.
“In questo momento per MoneyFarm mi occupo di fundraising, cerco i finanziatori e clienti, lavoro con le società di risparmio. Propongo dei piani di risparmio”. E’ sposato e ha un bimbo di 6 anni. Vive a Londra, “ma il mio sogno è di tornare a Cagliari”, dice.
Michele Battelli, 38 anni, responsabile del prodotto a Londra, ha un dottorato in computer engineering a Boston e un passato a Google. “Mi sono sempre occupato della parte software: per Google curavo i prodotti nuovi. Mi sono sposato in California, a Palo Alto, e insieme a mia moglie mi sono trasferito a Londra per lavorare per Moneyfarm, dove sono a capo del team informatico: cerchiamo funzionalità che migliorino il rapporto con i nostri clienti”.
Non mancano le competenze umanistiche: Federica Mascia, 30 anni, content manager a Cagliari, è laureata in storia e ha affinato le sue competenze nel marketing a Londra con un master al Digital Marketing Institute, finanziato dalla Regione Sardegna. Assunta a marzo 2014 ha un contratto a tempo determinato e si occupa della parte social.
Alessandro Orrù, 32 anni, lead of mobile development, ora vive a Cagliari, ma prima viveva a Milano, dove realizzava siti web e app. Ha cominciato a lavorare giovanissimo come sviluppatore “Mi occupo di realizzare applicazioni per tracciare le spese personali dei conti moneyfarm. Ho avuto subito un contratto a tempo indeterminato, e ho deciso di tornare in Sardegna” .
Il suo è un caso di ritorno alle origini, come vorrebbero tanti ragazzi che si trasferiscono da una città all’altra a caccia di lavoro. E la città di Cagliari ha dimostrato, investendo e credendo per prima in Moneyfarm, di utilizzare bene gli incentivi comunitari di cui gode (in quanto zona depressa). Conferma Orrù: “Qui c’è un ottimo capitale umano che viene fuori dalle università: spesso però noi sardi siamo costretti a trasferirci per lavorare”.
Moneyfarm continua ad assumere e assumerà. Nel 2015 erano in 39 dipendenti e prevedono di essere 85 nel 2017. Tra i profili richiesti quelli di risorse umane, vendita, tech, product, marketing, b2b. A Londra sì, certo (+16), ma anche in Italia: a Milano sono previste 8 assunzioni e a Cagliari 5.