I consumatori internazionali sperano che le aziende possano utilizzare l’Intelligenza Artificiale per essere più innovative e offrire servizi migliori. Quasi il 50% degli intervistati italiani sceglierebbe di acquistare da aziende che utilizzano la IA generativa, principalmente per tre motivi: una maggiore innovazione (53%), un supporto più rapido (42%) e un’esperienza più personalizzata (45%). Mentre il 16% non acquisterebbe da aziende che utilizzano soluzioni di IA generativa per l’assenza di contatto umano (49%), per preoccupazioni circa la regolamentazione (38%) e per timori concernenti la privacy dei dati (37%).
Le tre principali preoccupazioni rispetto all’IA generativa riguardano l’uso dei dati senza un consenso preventivo (66%), i rischi determinati dalla disinformazione (59%), le possibilità di plagio e i contenuti dannosi (46%).
La fiducia fa la differenza
Pur avendo sentimenti contrastanti sull’impatto dell’Intelligenza Artificiale sul lavoro e le relazioni sociali, i consumatori sono pronti a dare fiducia a quelle aziende che dimostrano di saper trattare le informazioni in modo rispettoso della privacy e di avere un approccio etico all’IA generativa. È un aspetto di particolare interesse, perché pur chiedendo provvedimenti legislativi che ne regolino l’uso, il 68% degli italiani ritiene che le aziende debbano comunque continuare a innovare con l’ausilio dell’IA generativa, anche anticipando le normative che arriveranno.
In particolare, i consumatori chiedono alle aziende di dichiarare in modo trasparente come vengono utilizzati i dati, garantire che non vengano generati contenuti illegali e di indicare quando i contenuti sono stati generati dall’IA generativa.