I controlli per la mancata copertura assicurativa resteranno sporadici e poco produttivi
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La novella infatti non liberalizza l’uso delle migliaia di telecamere di controllo targhe che sono già posizionate nelle città ma richiede sistemi nuovi specificamente omologati. Ovvero conferma quello che è già stato scritto con il dl 1/2012 che non ha prodotto risultati. Al momento non esiste infatti ancora un vigile elettronico omologato per il controllo della regolarità assicurativa dei veicoli in transito. Per incorrere nella multa e nella confisca del mezzo fuorilegge occorre essere fermati da una pattuglia munita di dispositivi di controllo in tempo reale o venire immortalati da un autovelox. Con la legge di stabilità 2012 sono state infatti apportate delle modifiche nell’articolo 193 del codice della strada che ora ammette l’accertamento della mancata copertura assicurativa dei veicoli anche mediante il raffronto dei dati delle compagnie assicurative con le risultanze delle multe per eccesso di velocità e transito vietato. In questo caso non si tratta di un accertamento diretto ma dell’impiego di apparecchiature già in uso per rilevamento di infrazioni. L’altra procedura di contrasto dei furbetti del tagliando assicurativo è invece quella prevista dall’art. 31 del dl 1/2012, convertito nella legge 27/2012, non ancora operativa per la mancanza degli adempimenti previsti dall’art. 31 che prefigura una procedura di accertamento della violazione in via autonoma. In questi casi però è richiesta una specifica omologazione dei dispositivi predisposti al controllo. Attualmente nessun sistema elettronico è ancora omologato per il controllo completamente automatico delle infrazioni assicurative. E il ddl 3012, nella versione licenziata dalle commissioni della camera, conferma questa indicazione normativa. Ovvero che per attivare controlli automatici della mancata copertura assicurativa dei veicoli serviranno strumenti ad hoc omologati. Non basterà utilizzare gli impianti già in dotazione in tutta Italia, gratuitamente.

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