Intendiamo riportare Leonardo ad un percorso di crescita sostenibile nel lungo periodo.
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“Abbiamo un mercato di riferimento con interessanti profili di crescita, stiamo mettendo in atto una nuova strategia commerciale, possiamo contare su un solido portafoglio ordini e possiamo investire per la crescita, migliorando i nostri prodotti e concentrandoci sulle tecnologie chiave. Abbiamo intrapreso azioni per risolvere difficoltà temporanee emerse nel business degli elicotteri, un settore di eccellenza a livello internazionale. Il 2018 sarà un anno di consolidamento e siamo certi che questo Piano fornirà le basi per una nuova fase di crescita sostenibile, caratterizzata da costante miglioramento della nostra top line, della redditività e flusso di cassa per la creazione di valore a beneficio di tutti gli stakeholder”. Così l’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo, nel commentare il piano industriale 2018-2022, approvato oggi a Vergiate, storica sede si AgustaWestland.

Le prospettive nei mercati di riferimento di Leonardo – si apprende – sono generalmente positive, in particolare per quanto concerne l’export verso mercati internazionali, permettendo di guardare con fiducia alle opportunità esistenti per i propri core business. Negli ultimi anni – sototlinea Leonardo nella nota appena diffusa – sono stati conseguiti molti risultati verso la costruzione di un modello One Company operativo ed efficace. Ma “è necessaria una accelerazione per garantire la sostenibilità del business nel medio-lungo periodo, sfruttando al meglio la One Company, rafforzando la struttura aziendale e migliorando l’approccio commerciale.  Il Piano Industriale 2018-2022 si basa su un percorso di trasformazione che sarà articolato e implementato sulle seguenti aree: ottimizzazione del modello operativo (Leonardo 2.0) attraverso una struttura organizzativa centrale in grado di supportare con efficacia l’azione dei business e di condividere/generare best practice, un’identità più forte ed una gestione delle risorse più integrata; approccio al cliente più efficace, attraverso una forte spinta allo sviluppo commerciale internazionale, un processo di customer support e di presidio dei clienti strutturato e cross-business e una governance efficace dell’innovazione tecnologica; investimenti mirati a supportare la crescita, focalizzati su prodotti e tecnologie chiave e sullo sviluppo della rete commerciale; una maggiore focalizzazione sui costi attraverso un programma di cost transformation pervasivo e trasversale a tutto il gruppo, con l’obiettivo di migliorare la competitività dei prodotti e investire nella crescita; razionalizzazione del portafoglio prodotti con focus sull’allocazione di risorse sui business core, anche attraverso partnership.

Per quanto riguarda il settore elicotteri, che ha causato forti criticità al gruppo, anche per la pesante crisi che ha afflitto il segmento a livello mondiale, sono state affrontate, “con specifiche azioni mirate, le difficoltà temporanee, confermando la fiducia nei punti di forza che lo contraddistinguono. Gli elicotteri sono un business di eccellenza a livello internazionale, con una solida strategia di prodotto. La divisione dispone di una gamma di prodotti leader nei settori di riferimento, con quote crescenti nei segmenti di mercato più appetibili”. “Le difficoltà che hanno influito sulla performance del 2017 sono state chiaramente comprese e sono state intraprese azioni in termini di cambiamento dell’organizzazione, dei processi e delle persone. Sono presenti segnali positivi sui mercati ed è stato implementato un piano chiaro per ripristinare la redditività a doppia cifra nel 2020”.

I risultati ottenuti nei primi nove mesi del 2017 e le stime aggiornate relative all’ultimo trimestre fanno ritenere che il gruppo chiuderà l’esercizio 2017 con ricavi, EBITA e Free Operating Cash Flow nella parte bassa della forchetta delle Guidance, come riviste a novembre 2017. Per quanto riguarda gli ordini sono previsti compresi tra 11,3 e 11,7 miliardi di euro a causa delle tempistiche legate alla finalizzazione di un contratto export per il C27J. L’indebitamento è atteso a 2,6 miliardi di euro, includendo l’effetto del buy-back dei bond in dollari. I ricavi tra 11,5 – 12,0 miliardi; EBITA 1.050 – 1.100 milioni di euro e FOCF tra 500 e 600 milioni.  Il 2018 si configura pertanto per Leonardo come un anno di consolidamento. Il nuovo Piano Industriale prevede una crescita media annua degli ordini 2018-2022 superiore al 6%, con un book-to-bill superiore o uguale a 1 e una crescita media annua dei ricavi compresa tra il 5% e il 6%, supportata dal solido portafoglio ordini e dall’acquisizione di nuovi ordini. Inoltre il mantenimento di una struttura finanziaria solida e flessibile.

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