La BEI concede 10 miliardi di nuovi prestiti

Strade, ferrovie, porti, vie navigabili interne e aeroporti rientrano nei nuovi finanziamenti diretti alle infrastrutture strategiche in tutta Europa e nel mondo per un valore complessivo di quasi 10 miliardi di EUR che il Consiglio di amministrazione della Banca europea per gli investimenti (BEI), l’istituzione per i finanziamenti di lungo periodo dell’UE, ha approvato questa settimana. I prestiti, ora soggetti a un negoziato finale, riguardano un pacchetto complessivo di 45 progetti; per 5 dei quali è prevista l’attivazione della garanzia del bilancio dell’UE nel quadro del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS).

Sulla falsariga del più ampio sostegno attuato dalla BEI nei confronti dell’innovazione e della competitività, il Consiglio di amministrazione ha anche deciso di appoggiare nuovi investimenti nella ricerca condotta dalle aziende nei settori energetico, automobilistico, tessile ed anche nella ricerca medica, per curare malattie come l’epilessia e il morbo di Parkinson. Tra i prestiti che favoriscono l’accesso delle PMI al credito figurano nuovi impegni approvati in Austria, Francia, Italia e Polonia. Sono interessati anche altri Paesi come la Tunisia, il Sud Africa e lo Zambia.

Il Consiglio di amministrazione della BEI, che rappresenta i 28 azionisti e Stati membri dell’UE con la Commissione europea, ha inoltre approvato investimenti in progetti in campo ambientale, nelle energie rinnovabili e nel settore climatico in Austria, Francia, Germania e nel Regno Unito, ed in altri Paesi quali l’Armenia, il Kazakhstan e in tutta l’Africa.

Cinque dei progetti approvati saranno sostenuti dal nuovo Fondo europeo per gli investimenti strategici. Riguardano l’introduzione su vasta scala di contatori intelligenti per una migliore gestione dei consumi energetici nel Regno Unito, finanziamenti volti a facilitare l’accesso al credito per piccoli progetti che utilizzano le rinnovabili in Germania e in Francia e investimenti per riqualificare le vie navigabili interne dei Paesi Bassi. Il Consiglio di amministrazione della BEI ha approvato anche il sostegno a due fondi per l’energia rinnovabile, che finanzieranno piccoli progetti in Francia e in Europa e che sono stati destinati al sostegno del FEIS.

Per quanto concerne i Paesi terzi, il Consiglio di amministrazione della BEI ha approvato investimenti nelle infrastrutture per le energie rinnovabili in Nepal, interventi per il ripristino d’urgenza di infrastrutture municipali a Tbilisi, in seguito alle recenti alluvioni, e la riqualificazione della strada di accesso di 41 km al principale porto marittimo dell’Africa orientale a Mombasa.

Firma dell’Accordo sul FEI

In prima mattinata il Presidente della BEI Werner Hoyer, il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker e il Vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen hanno siglato una serie di accordi tecnici tra la BEI e la Commissione europea a completamento dell’istituzione formale del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) e del polo europeo di consulenza sugli investimenti. Il FEIS è un’iniziativa congiunta tra la Commissione europea e la BEI ed è parte integrante del Piano di investimenti per l’Europa della Commissione. Istituito in seno alla BEI, il FEIS gestirà una garanzia del bilancio dell’UE di 16 miliardi di EUR e un contributo BEI di 5 miliardi di EUR che consentiranno di mobilitare investimenti pubblici e privati pari a 315 miliardi di EUR durante il prossimo triennio.

«Quando si tratta di impiegare gli investimenti in tutta Europa, è essenziale reagire con rapidità. La Commissione, il Consiglio, il Parlamento europeo e la banca dell’UE hanno lavorato bene e con celerità. Il FEIS viene oggi alla luce meno di nove mesi da quando il Presidente Juncker ne ha delineato una prima bozza, di fronte al Parlamento europeo, il 27 novembre dell’anno scorso. La BEI ha già iniziato a identificare e a finanziare progetti che otterranno l’appoggio del FEIS. Crediamo che l’Europa debba agire rapidamente, e oggi diamo risultati concreti forti di questa convinzione», ha affermato il Presidente Hoyer. «Occorre ora assicurare il successo del Piano di investimenti per l’Europa mettendo il FEIS all’opera in parallelo alla realizzazione delle altre componenti del piano, tra cui la riforma della regolamentazione che è fondamentale per rendere l’UE più accogliente agli investitori e agli imprenditori.»

La Banca europea per gli investimenti ha anche nominato il Vicepresidente Ambroise Fayolle nel Comitato direttivo del FEIS, organo che fornirà orientamenti strategici riguardo all’iniziativa FEIS.

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