Mutui e sofferenze: 2012 annus horribilis

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Prestiti alle famiglie – Nel mese di novembre, la dinamica dei prestiti alle famiglie in termini di flussi bancari registra flussi per circa 1.485 miliardi di euro con una diminuzione annua di -1,9% (-2,7% ad ottobre 2012; -1% nella media Area Euro ad ottobre 2012). Si rileva come il segmento dei prestiti a medio e lungo termine (oltre 1 anno) ha segnato una variazione di -2,3% (-1,8% ad ottobre 2012).

Il dato di novembre dipinge un quadro a dir poco desolante. La costante riduzione dei finanziamenti bancari decreta  il 2012 come l’annus horribilis del credito ormai stabilizzato su un trend di fortissima contrazione. Si noti in tabella 3 come da maggio il trend dei flussi di credito risulta in continua ed incessante crescita negativa in ogni settore fino ad oggi, ed il dato particolarmente pesante risulta essere la forte riduzione dei finanziamenti di media e lunga durata come detto al – 2,3%.

Mutui – Per completare una visione di insieme vi riporto i dati di bankitalia sul flusso di finanziamenti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni: nel II° trim di quest’anno (ultimo dato disponibile) faceva registrare erogazioni per 6.875 milioni di euro contro i 7.571 del I° trimestre e i 14.220 del II ° trimestre dell’anno precedente.

Un cocktail di barbiturici – A metter su una situazione non facile da gestire per le banche è il dato delle sofferenze bancarie del mese di novembre. Anche quì il trend dell’aumento della difficoltà delle banche nel recupero dei crediti è ormai fortemente stabilizzato in espansione. A ottobre le sofferenze lorde hanno raggiunto quasi la soglia di 120 miliardi di euro, segnando un incremento annuo di circa il 16,6%, il livello più alto mai raggiunto dalla fine degli anni ’90.

Altra spada di Damocle per le banche è lo spread fra tassi sui prestiti e tassi sulla raccolta, a famiglie che raggiunge il minimo storico scendendo a novembre 2012 al minimo storico di 1,68%. Tanto per capirci era al 3,2% solo 5 anni fa.

I tassi – Dalle segnalazioni del SI-ABI si rileva che a novembre 2012 il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie elaborato dall’ABI è risultato pari al 3,80%, lo stesso valore del mese precedente e 39 basis points al di sotto del valore di novembre 2011.

Su questo dato è interessante notare le due diverse campane ABI e bankitalia, una dice che i tassi scendono e l’altra che salgono; sarà forse l’effeto di una diversa metodologia di rilevazione.

In sintesi il report conferma una situazione drammaticamente stabilizzata verso un continuo peggioramento dove gli istituti finanziari per quel poco credito che elargiscono “ci guadagnano” pure meno che mai e allo stesso tempo devono oltretutto gestire una situazione di sofferenza enorme. Alle banche quasi non conviene più fare il lavoro per il quale si sono costituite: vendere denaro; sono certo che se potessero, chiuderebbero i battenti oggi stesso limitandosi alla raccolta del credito insoluto.

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