Nel 2016 una nuova tassazione per le società Ue
prestazione occasionale

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Lo ha confermato il commissario alla fiscalità, Pierre Moscovici, intervenendo lunedì, di fronte alla commissione fiscale speciale del Parlamento Ue, sul tax ruling.

«Abbiamo un problema serio con l’evasione fiscale e la mancanza di trasparenza.

Troppe persone hanno guardato dall’altra parte», ha sottolineato Moscovici.

I deputati della maggior parte dei gruppi politici hanno invitato il commissario ad andare anche oltre i recenti accordi in seno all’Ocse e G20 contro l’erosione base imponibile e spostamento profitto (Beps).

Progetto Beps. Entro gennaio, secondo l’agenda annunciata da Moscovici arriverà il pacchetto di misure di contrasto all’evasione. Il pacchetto, secondo il commissario è da considerare come pietra angolare del suo lavoro nei prossimi mesi. In esso saranno incluse proposte giuridiche e non giuridiche concentrandosi sia sui rapporti di diritto interno (Ue) sia con i paesi terzi. Moscovici ha anche ricordato il pacchetto trasparenza fiscale e il piano d’azione per le iniziative di tassazione delle imprese, che sono già in corso. Egli ha tuttavia rilevato le difficoltà che il Consiglio dei ministri Ue potrà avere nel raggiungere l’accordo su misure così ambiziose, in quanto è prevista l’unanimità come regola per la fiscalità e alcuni stati membri stanno mostrando resistenza.

La base imponibile consolidata comune per le società base in due fasi.La Commissione è a favore di una base comune consolidata per l’imposta sulle società (Ccctb), ma sta adottando un approccio in due tempi. Il consolidamento dovrebbe seguire nella fase due, ha detto Moscovici, aggiungendo che «Inizieremo con la direttiva anti Beps alla fine di gennaio, per questo abbiamo già un accordo a livello di G20 e l’Ocse».

Il reporting paese per paese. Per quanto riguarda la raccomandazione del Parlamento che la rendicontazione paese per paese dei profitti realizzati, imposte pagate e sovvenzioni ricevute dalle multinazionali dovrebbero essere rese obbligatorie e pubbliche, Moscovici ha detto che la valutazione d’impatto per una tale misura è in corso e che si arriverà a delle proposte, probabilmente nella primavera del 2017, insieme con i suoi colleghi di Jonathan Hill e Vera Jourová. Ha tuttavia avvertito che una tale misura non dovrebbe comportare effetti negativi sulla concorrenza per le imprese con sede nell’Ue.

Aiuti di stato in paesi Benelux. Facendo riferimento alle decisioni prese dal commissario concorrenza Margrethe Vestager sugli aiuti di stato in Lussemburgo (Fiat), Paesi Bassi (Starbucks) e Belgio (schema «profitto Eccesso»), molti deputati hanno sollecitato che l’imposta che gli stati dovranno recuperare dalle società non dovrebbe andare agli stessi paesi «colpevoli», ma altrove, come in altri casi di concorrenza.

L’aliquota fiscale effettiva minima. Molti deputati hanno chiesto una posizione al commissario alla fiscalità, Moscovici, sulla fattibilità di un tax rate effettivo minimo, ma così come il ministro delle finanze lussemburghese Pierre Gramegna, Moscovici ha sottolineato che la discussione sul punto in seno al Consiglio è difficile.

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