Semestrale 2015: fotografia del settore bancario
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Nelle scorse settimane i principali gruppi bancari italiani hanno pubblicato la semestrale dell’anno in corso.
Si è provveduto allo loro analisi, che comprende 15 gruppi, che complessivamente occupano in Italia oltre 250.000 dipendenti.

Risultati  economici:
Il primo semestre registra, rispetto allo stesso periodo del 2014, una andamento non uniforme sia dei ricavi sia della redditività lorda: 

  • il trend negativo dei tassi ha ridotto il margine di interesse, flessione non sempre compensata dall’incremento dei ricavi da commissioni e da operatività in titoli, cosicché  diversi Gruppi hanno conseguito minori ricavi complessivi;
  • anche i costi operativi evidenziano un andamento multiforme con 2/3 delle Banche che registrano un aumento del costo del lavoro e metà anche un aumento dei costi amministrativi: il rapporto costi/ricavi oscilla da un minimi inferiori al 30% ad un massimo che supera il 90%;
  • pertanto l’utile operativo lordo in media è intorno al 40% del margine di intermediazione (con un picco del 62%, ma allo stesso tempo un minimo dell’8%), ma in oltre la metà delle Banche è diminuito rispetto al 2014.

Le rettifiche su crediti sono state superiori all’anno precedente in 4 Banche su 11: in due casi ciò ha determinato anche la chiusura della semestrale con una cospicua perdita finale di periodo.
Gli altri 13 gruppi hanno tutti chiuso in utile, ma in tre casi con valori inferiori al semestre 2014.

Situazioni  patrimoniali:
La raccolta indiretta aumenta in tutti i Gruppi, mentre quella diretta cresce solo in 9 Banche.

Solo 5 Gruppi bancari hanno aumentato gli impieghi rispetto a fine 2014, ma allo stesso tempo, salvo una Banca, sono ulteriormente in crescita le sofferenze (in 4 casi crescita a doppia cifra percentuale!).

L’evoluzione e l’entità dei crediti deteriorati permane la problematica delle Banche italiane anche nei casi in cui sono presenti accantonamenti cospicui, ma che potrebbero rivelarsi in futuro non adeguati e quindi in futuro saranno necessarie ulteriori consistenti rettifiche. 

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