I siti dei Comuni italiani spesso sono simbolo di arretratezza digitale

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Al fine di contribuire a renderli davvero utili per i cittadini e per creare standard comuni in vista dei prossimi passi di messa a sistema di numerosi servizi, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AGiD) ha pubblicato sul sito http://design.italia.it/ le linee guida di design per le pagine web di Comuni e Regioni. L’obiettivo è quello di definire «standard di usabilità e design condivisi da tutta la pubblica amministrazione.

Le linee guida», indica una nota dell’AGiD «sono finalizzate a semplificare l’accesso ai servizi, la fruizione delle informazioni e il dialogo tra utente e PA». Inoltre, «rappresentano uno strumento fondamentale per sollecitare i cittadini all’utilizzo dei servizi online colmando il divario che ci separa dai principali Paesi europei. L’Italia, secondo gli ultimi dati diffusi dalla Commissione europea, si posiziona infatti nella media per la produzione di servizi pubblici digitali, ma il loro utilizzo rimane ancora basso a causa di complessità, scarse competenze e poca fiducia nella rete» (qui il comunicato completo dell’Agenzia).

Prossimo passo, le scuole

Per comprimere il digital divide strutturale rispetto al resto d’Europa, insomma, serve un lavoro capillare, e deve essere fatto non solo in fretta, ma anche partendo da presupposti condivisi, per far sì che i vari gangli della PA si possano «parlare» secondo linguaggi uniformi. «Attraverso le linee guida, dopo le amministrazioni centrali che hanno risposto positivamente recependo i principi espressi su design.italia.it, anche Comuni e Regioni hanno ora a disposizione gli elementi progettuali e tecnici per la creazione di siti istituzionali chiari e semplici da usare, grazie a un’identità grafica coerente, un’architettura dell’informazione semplificata e una standardizzazione dei principali elementi che compongono un sito web (interfacce, colori, font)», continua infatti la nota dell’Agenzia. Portando anche alcuni esempi concreti che possono essere d’ispirazione. «Sono da oggi online i portali del Comune di Biella(www.comune.biella.it) e le versioni alpha di Regione Sardegna (http://alpha.regione.sardegna.it) e del Comune di Matera (www.comune.matera.it), cui farà seguito in autunno la progressiva integrazione dei contenuti. Anche il Comune di Venezia ha rinnovato il suo portale istituzionale (www.comune.venezia.it) nel rispetto delle linee guida».

Un processo in itinere: «Nei prossimi mesi, al fine di favorire la più ampia diffusione del progetto, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha previsto la definizione di specifiche indicazioni anche per il mondo della scuola, delle università e delle Agenzie di Governo, nonché l’ampliamento delle linee guida di design dai siti web ai servizi digitali. L’obiettivo finale è quello di migliorare il rapporto e il dialogo tra pubbliche amministrazioni e cittadino, attraverso un’esperienza più appagante, semplice e intuitiva, con un notevole risparmio di tempo e risorse».

 

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