Zcash garantisce a chi manda e riceve denaro transazioni del tutto anonime
Sono esenti Iva le operazioni di cambio tra Bitcoin e altre valute

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Il fondatore Alessandro Chiesa spiega: “E’ la mia tesi di dottorato al Mit di Boston, dove ho studiato dopo il diploma in Italia. Ho lavoravo insieme ad alcuni colleghi sui cosiddetti sistemi di dimostrazione a conoscenza zero, per superare un grosso problema dei bitcoin. Nelle transazioni in bitcoin tutto è pubblico, lo pseudonimo di chi spedisce il denaro, quello di chi lo riceve e la somma trasferita.Risalire dallo pseudonimo al nome reale è facile. Un grosso problema, perché un conto è che la mia banca sappia i dettagli di un pagamento, un altro che li sappiano tutti. Volevo capire se fosse possibile creare una infrastruttura finanziaria simile, decentrata, ma preservando la privacy”. Scoperto che è possibile: “Abbiamo dato mandato a un imprenditore del campo, Zooko Wilcox, di fondare una società, ZCash. La gestisce lui, noi abbiamo delle quote ma agiamo solo dei consulenti”. Nei bitcoin si può ricostruire tutta la storia delle transazioni e quindi discriminarli, magari a seconda delle idee politiche o religiose di chi li ha posseduti. E qui c’è la questione della privacy: anche se non ho nulla da nascondere, non voglio che il mondo sappia tutto delle mie conversazioni. Lo stesso per i pagamenti”.

Il timore è che a servirsi di questo strumento siano soprattuto i criminali: “Ci aspettavamo l’obiezione. La verità è che i criminali sanno già come rendersi anonimi, anche con i bitcoin. Noi vogliamo proteggere gli utenti normali che invece non sanno come difendere la privacy. Della nostra tecnologia beneficiano le persone oneste e questo permetterà di allargare l’adozione delle criptomonete. I criminali, usano tutti gli strumenti potenti, da Google alle banche offshore. I criminali sono intelligenti e trovano la loro strada, ma grazie a noi nel sistema entreranno molte più persone oneste. Sono convinto che questa tecnologia migliorerà le cose, ho la coscienza a posto”.

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